ROMA – Come ha fatto J.K. Rowling a descrivere così bene, in Harry Potter, le sensazioni che provano i ragazzini a subire le angherie dei bulli? Ora il mistero è svelato: perché anche lei, da adolescente, è stata vittima di coetanei prepotenti. E’ stata lei stessa a confessarlo in una lettera, pubblicata dal Mail on Sunday, a una sua fan, Sacia Flowers.
Nella lettera la Rowling racconta di aver subito in prima persona atti di bullismo che hanno reso la sua adolescenza davvero traumatica, “un ricordo assolutamente orribile che vorrei cancellare”. La fan americana, Sacia Flowers, tempo fa aveva inviato una lettera alla sua beniamina, ringraziandola per aver alleviato le sofferenze della sua giovinezza grazie alle avventure del maghetto. La ragazza, rimasta orfana dei genitori tossicodipendenti all’età di 13 anni, ha superato molti momenti difficili e il bullismo dei suoi coetanei, aiutandosi con le avventure di Harry Potter.
La Rowling le ha risposto con una accorata lettera in cui scrive: “Le tue parole mi hanno davvero colpita e sono molto dispiaciuta per quello che è successo ai tuoi genitori. […] So bene cosa significa essere presi di mira perché è successa la stessa cosa a me durante tutta la mia adolescenza. Non sai quanto le tue parole mi abbiano colpita e quanto sia dispiaciuta per quello che è successo ai tuoi genitori. Essere una teenager può essere assolutamente orribile e non tornerei indietro nemmeno se mi pagassero. Ero una ragazzina timida e lentigginosa, senza capacità atletiche, ma con una grande passione per la letteratura, e i miei compagni mi prendevano in giro per via del mio cognome”.