Compri giornale, lo leggi e lo riporti. Edicolante rende 50%

L’operazione si chiama “leggievendi” ed è una protesta dei sindacati di categoria contro “l’immobilismo nel settore”. Ma così il rischio è quello di deprezzare ulteriormente un prodotto già in crisi
Compri giornale, lo leggi e lo riporti. Edicolante rende 50%
Compri giornale, lo leggi e lo riporti. Edicolante rende 50%

ROMA – Vai in edicola, compri il tuo quotidiano preferito, lo leggi. Poi torni nella stessa edicola e lo riporti: ti verrà restituito il 50% di quanto hai speso per pagarlo. E’ una iniziativa di protesta degli edicolanti aderenti ai principali sindacati di categoria ( Sinagi Cgil, allo Snag e all’Usiagi Ugl), che per questo hanno deciso di lanciare l’operazione “LeggieVendi”.

L’operazione non vale solo per il quotidiano e i tempi di restituzione dipendono dal prodotto: il quotidiano va reso entro le 13 il  settimanale entro due giorni e il mensile entro una settimana. Il giornale restituito torna di proprietà dell’edicolante che può rivenderlo a metà prezzo. E quindi, dopo le 13, il lettore può scegliere di acquistare un quotidiano di seconda mano.

Spiega Prima Comunicazone:

Sulla carta è un’operazione di marketing per dare impulso al mercato delle edicole e avvicinare gli italiani alla lettura. Ma non è difficile cogliere nell’iniziativa anche una provocazione nei confronti degli editori e della distribuzione, accusati dagli edicolanti di non tenere in alcun conto i problemi della rete di vendita. Tra l’altro negli ultimi anni per l’effetto della crisi centinaia di edicole hanno cessato l’attività.

“Nel deserto di idee che dilaga dagli editori alla distribuzione, al governo è un modo concreto per trasformare gli edicolanti in concreti piccoli imprenditori”, afferma Armando Abbiati, presidente dello Snag. “Del resto anche la legge ci consente di praticare degli sconti. Quindi, il rivenditore potrà scegliere quale testata includere di volta in volta nell’operazione LeggieVendi. Ma non n questo modo pensiamo di contribuire ad aumentare il lettorato, facendo felici anche gli inserzionisti pubblicitari e gli stessi editori”. Sulla stessa linea Giuseppe Marchica, segretario del Sinagi Cgil, afferma che LeggieVendi “spingerà il pubblico a leggere di più e rientrare in edicola”. “Di certo”, aggiunge, “sarà più efficace di operazioni, tipo cut prize, servite soltanto a deprezzare il prodotto”.

In realtà gli edicolanti con l’operazione non ci rimettono. I giornali invenduti, infatti, a fine giornata vengono resi ai distributori evitando così una perdita che sarebbe insostenibile per una categoria di lavoratori che ha un margine di guadagno ridottissimo e che paga più di tutti la crisi cronica del settore editoriale.

 

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