Joan Baez: “Il mio amore? Non è stato Bob Dylan, ma Steve Jobs”

Pubblicato il 3 Giugno 2012 - 16:13 OLTRE 6 MESI FA

Joan Baez (Foto LaPresse)

ROMA – La “Madonna a piedi nudi” Joan Baez” ora è una donna che si dedica alla famiglia, alla madre di 99 anni e alla nipote di 8, che ama dipingere e che ricorda con nostalgia il suo grande amore… Non Bob Dylan, ma Steve Jobs.

Intervistata da Io Donna ad un mese dalla sua esibizione all’Arena civica di Milano, Joan Baez parla di affetti e lotte civili. “Occupy Wall Street ha le idee giuste, ma le cause sono così gigantesche che è difficile capire da dove partire. Penso che dovrebbe organizzarsi meglio, piaccia o meno. Una rivoluzione non si vince grazie, ma nonostante la violenza. Che è una vecchia abitudine, ma se si guarda che cosa ha portato alla rivoluzione, e quali trasformazioni sono seguite, il merito va tutto alla non violenza: è straordinario il numero di persone che credono e operano in questo senso”.

Nonostante si definisca “pessimista”, Joan Baez crede in Dio (“ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di immenso a guidarci. La mia voce è un dono”), e di fronte ai problemi, alle difficoltà e alla loro negazione umana dice: “Noi neghiamo per sopravvivere: non possiamo confrontarci con la morte sempre. Farlo anche solo un’ora al giorno sarebbe un traguardo. Credo che il rimedio sia la meditazione: riuscire a essere veri quando ci si ferma e si entra in contatto con la natura, con la vita”.

Ma poi guardando indietro ricorda il suo primo amore a 18 anni, e Steve Jobs: “Siamo stati fidanzati per due anni e mezzo negli anni Ottanta, era un ragazzo dolce” che “aveva bisogno di essere guidato. Un genio, un non rivoluzionario che ha creato una rivoluzione”.