Spider-man, il musical più costoso di Broadway voluto da Bono degli U2 aprirà il sipario a febbraio

Pubblicato il 4 Gennaio 2011 - 17:39 OLTRE 6 MESI FA

Spider-man e Bono Vox

Il musical Spider-Man – Turn off the dark (Spiderman – Spegne il buio) andrà in scena dall’11 febbraio al Foxwoods Theatre di Times Square, a Manhattan. Una recensione del Sole 24ore spiega pregi e difetti del nuovo kolossal di Broadway, il più costoso mai realizzato, ricco di effetti speciali.

Fin dalla prima scena accompagnata dallo splendido “jingle The boy falls from the Sky” composto da Bono e The Edge degli U2 scrive Christina Rocca che “si resta a bocca aperta per la spettacolarità delle scene, delle coreografie e del palco. La regia di Julie Taymor è una gioia per gli occhi e i sensi. Immagini, colori, acrobazie come non se ne erano mai viste a Broadway”.

Come commenta Rocca, lo spettacolo avrà inzio “un anno dopo l’avvio preventivato e con una storia costellata da disastri finanziari e tragedie personali (il primo produttore è morto d’infarto pochi secondi dopo aver firmato i contratti). Lo spettacolo è nato da un’idea di Bono e The Edge, i quali hanno posto un’unica condizione: che a dirigerlo ci fosse Julie Taymor, la più visionaria delle registe di Broadway (Bono ha recitato nel suo film Across the Universe)”.

In questi giorni, nel teatro sulla 42esima, stanno ancora andando in scena le prove generali che servono a mettere a punto lo spettacolo e soprattutto a testare le acrobatiche scene aeree. Questo Spider-Man si appresta a diventare, con i suoi 65 milioni di dollari, la più grande produzione di Broadway di sempre. Il suo costo, spiega Rocca, corrisponde a quello di un kolossal di Hollywood.

L’inviato del Sole 24 ore spiega che “la Taymor è la stessa regista di Lion King, il mega spettacolo che prima di Spider-Man deteneva il record dei costi di produzione, ma che in sette anni ha incassato quasi 800 milioni di dollari. Taymor, regista cinematografica di Frida e della nuova riduzione della Tempesta di Shakespeare, in questi giorni è nei teatri di New York anche con una moderna versione del Flauto magico di Mozart”.

“Le coreografie, – aggiunge il lungo articolo apparso il 4 gennaio sul Sole 24 ore – comprese quelle aeree, sono di Daniel Ezralow, suo sodale e veterano di Le Cirque du Soleil. Le musiche degli U2 fanno di Spider-Man una specie di circo rock, più che un classico musical di Broadway”.

“Lo spettacolo inizierà alle 7 in punto – scrive Rocca che ha assistito alle prove- con il produttore esecutivo che sale sul palco per leggere un burocratico comunicato dei vigili del fuoco che dà il nulla osta alle 27 scene aeree. Non ci sono pericoli, nonostante agli attori siano già capitati cinque infortuni, uno dei quali grave, e una delle protagoniste abbia intentato causa per danni”.

Già tanti spettatori in città hanno comprato il biglietto da 185 dollari. Lo spettacolo però potrebbe avere degli ‘effetti indesiderati’: spiega infatti Rocca che gli spettatori ” potrebbero vedere un attore che resta sospeso in aria o Spider-Man che non riesce a tornare a testa in su. Capita spesso, infatti, che lo spettacolo venga interrotto”.

“La sera del 2 gennaio è filato tutto liscio, facendo tirare un sospiro di sollievo ai produttori, alla regista e a Bono e a The Edge che seguono da vicino ogni replica delle prove generali”. A questo punto, Rocca spiega anche come è composta l’opera teatrale: “Lo spettacolo si compone di due parti. La prima è decisamente la migliore”.

La ricostruzione di Manhattan è formidabile, – aggiunge l’inviato del Sole 24ore – in particolare quando i complessi meccanismi di scena cambiano la prospettiva sul palco e gli spettatori hanno la sensazione di stare in cima ai grattacieli. Molto bella le scena in cui compare Aracne, la figura mitologica punita dagli dei e trasformata in ragno per la sua arroganza, ma anche quella che porta la storia dentro la redazione del giornale ‘Daily Bugle’ con le stenografe che battono sulla macchina per scrivere e danzano sulle poltroncine a rotelle”.

A giudizio di Rocca “i momenti clou, i più attesi, sono i voli di Spider-Man sulla testa del pubblico e i combattimenti aerei lungo tutto il perimetro del teatro, grazie a un meccanismo simile a quello delle sky-cam, le telecamere degli stadi di calcio poste su speciali cavi d’acciaio che le guidano a volo d’uccello per tutto il campo di gioco.”

La musica. Sempre a giudizio dell’inviato del Sole 24 ore, “le musiche sono una spanna superiore rispetto alle tradizionali musiche di Broadway, anche se le canzoni non sono invece tutte all’altezza della migliore produzione degli U2. I cantanti sembrano imitare Bono, con risultati non sempre buoni. Molto bella la canzone Rise Above, che infatti torna nel finale, un classico inno epico e trascendente degli U2. Turn off the Dark, che accompagna la scena più poetica dello spettacolo (Aracne appare in sogno a Peter Parker), ricorda Miss Sarajevo”.

Ma anche un’opera del genere ha le sue imperfezioni. Secondo Rocca infatti, “Spider-Man non è perfetto. Il racconto è macchinoso, lungo, ingarbugliato. Non si sentiva il bisogno di una specie di coro greco, composto da quattro ragazzi armati di laptop Apple e linguaggio giovanile di strada per raccontare una storia che non ha bisogno di spiegazioni. Anche se l’idea di chiamarlo Geek Choir, invece di Greek (smanettoni di computer, invece di greci) è divertente”.

Spider-Man sembra perdersi un po’ nel secondo atto. Arrivati infatti a questo punto, “l’incoerenza narrativa si nota di più, a volte manca la drammaticità nelle scelte dei protagonisti e il finale risulta banale, sbrigativo, non all’altezza della premessa. Le prove servono proprio a questo: a perfezionare un musical non ancora rifinito. Solo l’11 febbraio, quando aprirà ufficialmente, vedremo se Spider-Man sarà riuscito davvero a spegnere il buio. In ogni caso,  -a assicura Rocca – lo spettacolo è assicurato”