Salvini, comincia l’eclissi. Il pallone si sgonfia

di Carlo Luna
Pubblicato il 14 Maggio 2019 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Salvini, comincia l'eclissi. Il pallone si sgonfia

Salvini, comincia l’eclissi. Il pallone si sgonfia (nella foto, il baciamano ricevuto da Salvini ad Afragola)

ROMA – A un certo punto sembrava inarrestabile. I sondaggi concordi snocciolavano una continua ascesa elettorale. I suoi tweet erano implacabili e non risparmiavano nessuno, soprattutto i colleghi di Governo con i quali aveva firmato un succoso contratto. Si pavoneggiava sfoggiando un formidabile guardaroba di divise poliziesche e militari. Una volta addirittura imbracciando un mitra.

Pretendeva l’approvazione a tamburo battente di un decreto sicurezza bis con la norma che tassava pesantemente le navi delle Onlus che soccorrono i migranti nel Mediterraneo. Norma incredibile e anticostituzionale. Poi qualcosa ha iniziato a cambiare. Prima di riferire alcuni segnali confortanti, scopriamo che Salvini, (di lui si tratta), aveva anche involontariamente inventato un sistema per rimpinguare le esauste casse dello Stato Italiano.

L’articolo 1 del suo decreto, infatti, sanziona con multe da 3.500 a 5.500 euro “chi,nello svolgimento di operazioni di soccorso in acque internazionali, non rispetta gli obblighi previsti dalla Convenzioni internazionali ,con particolare riferimento alle istruzioni operative delle autorità SAR competenti o di quella dello Stato di bandiera”. Una minaccia all’attività delle navi delle Onlus.

Facciamo un po’ di conti. Nel 2018, secondo l’UNHCR sono arrivati in Italia 23.370 migranti. Ipotizzando una multa media di 4.000 euro ciascuno lo Stato Italiano avrebbe potuto incassare 33 milioni e 480mila euro. Particolare non trascurabile, nell’anno considerato sono morti in mare 1.137 poveri cristi ai quali è ormai tardi per applicare sanzioni… Qualcosa, come detto, sta cambiando.

Al Sud, dove alle elezioni politiche Salvini aveva trionfato, sono apparsi per i suoi comizi striscioni con scritte eloquenti. In Puglia (prima che fosse arbitrariamente rimosso) uno striscione recitava: “Mai con Salvini, Bari non si Lega”. A Livorno “Il razzismo non passa”. “Respingi chi ti chiama terrone” era l’invito di un altro contestatore. Infine ce n’era uno in dialetto che impietosamente ricordava che la Lega si era impossessata di 49 milioni.

Un segnale forte è infine arrivato dalle elezioni amministrative di domenica scorsa. 5 Stelle e Partito Democratico le hanno superate positivamente la Lega no. Intanto i sondaggi per le europee per la prima volta registrano una flessione del partito di Salvini. Non si possono trarre conclusioni definitive. In ogni caso queste novità sono confortanti. “Er più della Bovisa” è adesso meno baldanzoso “che pria”. E se il pallone si sgonfia…..