Il governo Monti e la “soffocante” fiducia

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 10 Febbraio 2012 - 20:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Ho votato la fiducia al governo Monti sul decreto ” svuota carceri”, perchè chiunque abbia visitato uno di questi luoghi sa che sono ridotti in condizioni pietose e perché troppo spesso la carcerazione preventiva è usata in modo improprio e colpisce davvero quasi soltanto gli “ultimi”, quelli che non hanno i mezzi per difendersi e che sono considerati mezzi cittadini o addirittura dei non cittadini, a partire dagli stranieri.

Ho votato perchè il decreto non svuota nulla, ma appena, appena attenua, ripristina condizioni di civiltà giuridica.

Ho votato, infine, perchè a differenza del recente passato, il governo Monti non ha utilizzato il decreto per inserire magari di nascosto, norme ” ad personam”,per favorire amici e amici degli amici, oppure per allungare i tempi dei processi e regalare una facile prescrizione al politico di turno.

Questi tecnici potranno piacere o meno, ma, anche sotto questo profilo, hanno segnato una discontinuità con il ventennio berlusconiano.

Eppure non si può nascondere un crescente disagio nell’assistere al rinnovato rito di mettere sempre e comunque il voto di fiducia. Dal momento che quel rito non ci piaceva con il precedente governo, sarà bene non considerarlo ” un bene” con il nuovo esecutivo.

Proprio perchè Monti gode di una maggioranza eccezionale e di un supporto mediatico non inferiore, sará bene non accettare lo stato di emergenza e non considerare buono e doveroso quello che, sino a qualche settimana fa, suscitava invece preoccupazione e allarme democratico.

Il voto di fiducia non è e non può mai essere considerato una procedura auspicabile, perchè strozza i tempi del dibattito, rende impossibile ogni emendamento, impedisce così qualsiasi modifica, anche quelle necessarie.

Comprendo che possa essere indispensabile, quando si affrontano questioni relative al bilancio, alla riduzione delle spese, al taglio degli sprechi,oppure quando una maggioranza traballante teme imboscate micidiali, ma cosa mai dovrebbe temere uno schieramento così ampio e per di piû di fronte ad un provvedimento come lo ” svuota carceri”?

Non ho simpatia alcuna per la Lega, anzi ricordo il dileggio e il disprezzo riservato dai leghisti a chi cercava di richiamare la attenzione sul rispetto dei regolamenti parlamentari e della Costituzione.

La guardia padana era sempre pronta ad ululare contro, ad irridere i malcapitati e a svolgere il ruolo di servizio d’ordine schierato, sempre e comunque, a tutela del governo Berlusconi Bossi.

Eppure chi si trova a svolgere il ruolo di maggioranza, anche se occasionale ed emergenziale, anzi soprattutto per questo, ha il dovere politico ed etico di non esagerare, di non dimenticare le parole e le proteste di ieri e di ricordare sempre i diritti di chi si oppone, anche quelli delle minoranze che oggi non siedono in Parlamento.

Il voto di fiducia è un’arma che va usata con cautela e con grande senso di responsabilità. Una democrazia può essere ferita non solo dalla sfiducia, ma anche da un soffocante eccesso di ” voti di fiducia”