Mes, metti una cassa comune. Ma se la cassa non la vuoi comune…

di Lucio Fero
Pubblicato il 2 Dicembre 2019 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA
Mes Fondo Salva Stati, metti una cassa comune. Ma se la cassa non la vuoi comune...

Mes, metti una cassa comune. Ma se la cassa non la vuoi comune… (foto Ansa)

ROMA – Mes, meccanismo europeo stabilità, detto anche un po’ pomposamente fondo salva Stati. C’è da diverso tempo ed è una specie di cassa comune, il concetto è quello. Cassa comune non enorme, decine e non centinaia di miliardi di euro che gli Stati della Ue mettono appunto in cassa come riserva. Riserva di miliardi da prestare a tasso zero o comunque da usare come trasfusione di urgenza quando qualcuno non ha più liquido nelle vene della finanza e del credito.

Come ogni cassa comune il Mes ha delle regole di accesso e d’uso. Succede anche con le casse comuni delle gite scolastiche o con le casse comuni condominiali, non si vede perché non dovrebbe succedere anche al Mes di avere delle regole. Alcune di queste regole, dopo pubblica trattativa e dibattito tra governi, dovrebbero cambiare nel 2020. Alcuni in Italia chiamano questo cambio di regole “tradimento degli italiani”. Ma la questione non è nelle regole, quali che esse siano. La questione è che se non ti piace e non vuoi la cassa comune allora non c’è regola che ti possa piacere.

Che le cose stiano così e non altrimenti lo confessa con candore il sito ufficiale e la dichiarazione ufficiale di M5S: “Nonostante la nostra contrarietà ai principi del MES…”. Contrarietà ai principi è l’incipit, la premessa, il chiodo cui M5S appende i suoi ragionamenti, comportamenti, umori. M5S è una forza politica e in movimento d’opinione nati e cresciuti alla scuola del rifiuto del cosiddetto vincolo esterno. Di questo rifiuto M5S si è nutrito fin dalla sua tenera età e quindi con coerenza oggi confessa la “contrarietà ai principi del MeS”. Contrarietà ai principi della cassa comune. E’ questo il nocciolo culturale e ideologico.

Contrari e allergici all’idea di qualcosa in comune, figurarsi la cassa, sono i sovranisti modello Lega e Fratelli d’Italia. Per loro se l’Italia fa cassa comune con i francesi e/o i tedeschi è sempre nel migliore dei casi una fregatura e nel caso in specie tradimento della patria e scippo dei risparmi tricolori. Questo è: Salvini, Meloni e anche Di Maio e in fondo anche Speranza di Leu una cassa comune non la vogliono. Il resto è fuffa, propaganda, bugia.

Non è vero che le nuove regole del Mes obblighino chi riceve aiuti dal Mes stesso ad automatica ristrutturazione del debito. Ristrutturazione del debito vuol dire che il debitore ammette che non è in grado di pagare nelle quantità e tempi pattuiti e una cosa del genere è ovviamente rovinosa per chi la fa. L’idea che lo Stato che prendeva i soldi dal MeS era poi obbligato o quasi a ristrutturare il suo debito pubblico c’era nell’ipotesi di nuovo Mes quando al governo in Italia c’erano Di Maio e Salvini. Era un’idea caldeggiata ad esempio dall’Olanda. Questo obbligo, questo automatismo non c’è più. Basterebbe leggere i testi.

Non è vero l’Italia ci mette nel Mes 125 miliardi, ce ne mette 17,7 e 125 miliardi sono la leva finanziaria che i 17,7 possono muovere. Ma un parlamentare a caso, per esempio una Giorgia Meloni, sa cosa è una leva finanziaria?

Non è vero tutto sia stati fatto di nascosto. Dal 4 dicembre 2018 è tutto sul sito del Consiglio Ue, sul sito!! E continue informative sono state date ai Parlamenti. Ma trovarne dieci nel Parlamento italiano che leggono i documenti e li capiscono è davvero impresa.

Non è vero che il Mes fa da solo nel decidere a chi dare assistenza e a chi no e a quali condizioni. E’ vero che il Mes nuovo modello può intervenire direttamente a sostegno di banche in default senza versare i miliardi prima ai governi del paese in crisi bancaria. Si evita così di aumentare il debito pubblico di quel paese e si evita la mano morta della politica su quei miliardi.

Non è vero che banca d’Italia sia contro il Mes, Banca d’Italia e Abi soprattutto sono contro tutt’altra cosa. Sono contro l’ipotesi di assegnare ai titoli di Stato un valore che non sia quello nominale, sono contro, fortemente contro l’idea che i titoli di Stato possano essere considerati e ponderati anche sotto il profilo del rischio. Questo farebbe tremare le fondamenta delle banche italiane ma questo nel Mes non c’è.

Quindi la questione è ideologica e culturale: la cassa comune la vuoi o non la vuoi. Con una variante italica, più o meno la solita: Lega, Leu, M5S, Fratelli d’Italia la cassa comune la vorrebbero quando si tratta di prendere, mai e poi mai quando si tratta di dare. Ma ancora, il punto, il vero nocciolo, la vera sostanza non è questa. Un’intera generazione politica e quasi un’intera nazione è stata allevata ed educata al seno di una pedagogia sociale che diceva e dice se non ci fossero regole e vincoli Ue, allora sai come staremmo meglio e bene. Ecco, di questo si tratta, questo è il pezzo forte e vero degli anti Mes con intorno ridicolo e ridondante contorno di ignoranti bugie.