Palestinesi, Ucraina, guerra: quella sinistra che non difende libertà e civiltà

Una sinistra, minoritaria, che nell'antagonismo verso l'Occidente (civiltà compresa) trova punto di contatto (involontario ma non casuale) con il nazismo più o meno neo. E la sinistra, quella ben più vasta e democratica, che però non ha cuore e mente per difendere davvero libertà e civiltà.

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 11 Ottobre 2023 - 11:09
palestinesi

Foto Ansa

Per la cancellazione esplicita dalla carta geografica di Israele e per l’eliminazione degli ebrei da tutto il Medio Oriente (almeno) sono ufficialmente l’Iran e i vari Hamas palestinesi, siriani, giordani, libanesi. Tifano per lo stesso obiettivo l’Indonesia, l’Algeria, il Qatar e vari altro Stati e Nazioni dove in diversa misura e combinazione è teocrazia, cioè religione Stato che si mischiano e sovrappongono.

In questa fase della Storia la teocrazia si manifesta e realizza soprattutto nei paesi e popoli di fede islamica, anche se la Russia di Putin e del patriarca Kirill mostra una sorta di via cristiana alla teocrazia. Questo fuori d’Europa il sommario catalogo di chi vuole cancellare Israele e con Israele l’impurità cristiano-ebraica in terra musulmana, Stati, governi e, da non dimenticare o negare, opinioni pubbliche e militanti dei paesi arabo-musulmani. E in Europa?

I nazisti e quella sinistra

In Europa a voler far fuori Israele e gli ebrei in Medio Oriente (almeno) e a sussurrare ad alta voce che per Hamas il fine giustifica i mezzi sono i nazisti più o meno neo. Con coerenza. Discendono per ideologia ed etica sia da secolare anti semitismo sia dal trionfo (effimero ma macellante dei nemici del popolo) nazista del secolo scorso. Con coerenza i nazisti più o meno neo d’Europa qui e oggi stanno con Hamas e con chi fa fuori ebrei che, si sa, sono sempre all’opera a complottare per dominare il mondo, i soldi, le banche…Con coerenza i nazisti più o meno neo. Ma quella sinistra che si dice tale e che tifa Palestina, compreso Hamas, con cosa è coerente? La sinistra, quella sinistra che si dice antagonista, di cosa è antagonista?

C’è una coerenza nel ritrovarla insieme, anzi non insieme ma nello stesso schieramento che sta contro Israele. Quella sinistra è antagonista di una cultura, di una civiltà. Di una civiltà niente meno, anche se non lo sa. L’antagonismo di quella sinistra è rivolto a ciò che chiamiamo Occidente ed è tanto feroce e astioso e ottusamente determinato da travolgerne la civiltà. Libertà, libertà individuali, democrazia, democrazia rappresentativa, libertà religiosa ed economica…se sono “Occidente” sono sacrificabili, possono perire nella lotta e avversione a tutto ciò che è Occidente. Perfino se si tratta di scienza. Non avrai altro “male” nel mondo pari all’Occidente. Questo il punto di contatto tra l’antagonismo di quella sinistra e i vari jihadismi culturali e politici sparsi per il pianeta.

E l’altra sinistra?

Quella sinistra, quella antagonista all’Occidente sconciamente si espone a giustificare se non appoggiare non il terrorismo di Hamas, che terrorismo non è. E’ peggio e altro dal terrorismo, è pianificazione ed ebbrezza di sterminio e macello. Dare la caccia casa per casa e abbattere. Abbattere come capi di bestiame di mandria infetta centinaia di giovani disarmati colpevoli di essere “infedeli”. Abbattere bambini ebrei perché non crescano come mala pianta. Questo non è terrorismo, è altro e peggio, molto peggio. L’altra sinistra, quella che non giustifica e appoggia i macellai, pavidamente e incoscientemente si esime dal difendere e dal combattere. Difendere la libertà e la civiltà e combattere per entrambe.

Lo fa da tempo per l’Ucraina, pigolando di azioni e soluzioni diplomatiche che esistono ed esisteranno nella realtà come sempre nella Storia solo dopo un qualche esito della guerra. La sinistra, o meglio la sua cultura o meglio ancora la sua sub cultura, non hanno cuore e mente per dire che ci sono valori e sostanza per cui si combatte e vale ogni pena combattere: la libertà e la civiltà. Entrambe macellate sia da Hamas che da Putin. Hamas e Putin non vogliono la pace, vogliono la sottomissione. La sottomissione non solo di Israele o dell’Ucraina. La sottomissione del nostro modo di vivere, della nostra libertà e civiltà occidentale.

Non c’è terra di mezzo in cui rifugiarsi o acquattarsi. Libertà e civiltà occidentali o le si difende oppure no. Istinto pavido o gregario che sia, la sinistra politica democratica e liberale che non difende e combatte per libertà e civiltà occidentali ricalca i passi di quel che fu decenni fa lo slogan e l’atteggiamento del “meglio rossi che morti”. Rischiando di declinarlo in meglio muti di fronte ai macellai di libertà e civiltà che disturbati nelle nostre faccende o interrotti nelle nostre giaculatorie sulla pace come condizione naturale dell’umanità.

La sinistra alla Giuseppe Conte (se può dirsi sinistra) propone ed espone un programma con il supremo bene e valore del “facciamoci i fatti nostri”, è questo una delle architravi del variegato edificio pacifista. La sinistra alla Elly Schlein non ha di questi etici…pragmatismi ma non ha cuore e mente per respingere perfino da se stessa gli ignobili però alla condanna di Hamas e/o di Putin. Soprattutto non ha cuore e mente per uscire dalla strettoia meschina della condanna. Per chiamare a difendere, schierarsi, combattere per libertà e civiltà.

La risposta proporzionata

Qualcuno già intima ad Israele una risposta militare proporzionata. Sono non a caso gli stessi che suggeriscono, intimano a Zelensky di mollare a Putin un quinto dell’Ucraina e farla finita. Risposta militare proporzionata? Se si intende di non attaccare l’Iran che pure è il mandante, si tratta di buon consiglio e saggia ansia. Ma l’unica risposta davvero proporzionata a quel che ha fatto Hamas, a quel che ha fatto la gente di Hamas, quel che ha fatto e di cui ha gioito,  sarebbe andarli a prendere, dentro e sotto Gaza, andarli a prendere tanti quanti sono, con ogni mezzo militare, andarli a prendere per farli non necessariamente prigionieri.