
Festival del cinema di Cannes, la Palma d’oro per il 2025 è stata assegnata al regista iraniano Jafar Panahi - Blitzquotidiano.it (foto dal web)
Festival del cinema di Cannes, la Palma d’oro per il 2025 è stata assegnata dalla giuria presieduta da Juliette Binoche al regista iraniano Jafar Panahi per il suo thriller “It Was Just An Accident”.
A Jafar Panahi il governo di Teheran ha vietato la regia per 15 anni, divieto revocato solo di recente.
Con questa Palma d’oro, Panahi si è aggiudicato il primo premio in tutti e tre i principali festival cinematografici europei, dopo aver vinto l’Orso d’Oro a Berlino per “Taxi” nel 2015 e il Leone d’Oro a Venezia per “The Circle” nel 2000.
“It Was Just An Accident” racconta la scoperta accidentale di un torturatore da parte di un gruppo di vittime attraverso la storia del proprietario di un garage che rapisce avventatamente un uomo con una gamba sola, identico a quello che lo ha torturato in prigione, e che poi deve decidere del suo destino.
Un film iraniano a Cannes

It Was Just an Accident ha inizio con una famiglia che percorre una strada isolata, dove uno sfortunato incidente danneggia leggermente la loro auto. In officina, nel cuore della notte, un operaio osserva qualcosa che scatena un ricordo dalle immense ripercussioni.
Con il suo nuovo film, dice Panahi, “Non faccio film politici, faccio film umanistici”.
Il regista 64enne era presente a Cannes: aveva partecipato di persona al festival per l’ultima volta nel 2003. Doo avere appreso della vittoria, Panahi ha rivolto il premio a tutti gli iraniani, affermando che la cosa più importante è l’Iran e la libertà del Paese.
“Speriamo che arriverà un giorno in cui nessuno ci dirà cosa indossare o non indossare, cosa fare o non fare”, ha detto, apparentemente riferendosi al rigido codice di abbigliamento islamico iraniano per le donne.
Ritorno in patria
Panahi, che è stato incarcerato e torturato diverse volte in Iran, ha dichiarato di voler tornare nel suo Paese dopo il festival.
“Vincere o no, sarei comunque tornato. Non abbiate paura delle sfide”, ha detto il regista che ha girato film illegalmente durante i 15 anni di divieto recentemente revocati.
“L’arte mobilita l’energia creativa della parte più preziosa e viva di noi. Una forza che trasforma l’oscurità in perdono, speranza e nuova vita”, ha dichiarato la presidente della giuria Juliette Binoche annunciando il motivo della scelta di Panahi per il premio.
Ventidue film in totale erano in lizza per il premio al 78° Festival di Cannes, con la partecipazione di noti registi come Richard Linklater, Wes Anderson e Ari Aster.
La cerimonia di chiusura di sabato, che chiude ufficialmente il festival ricco di glamour, si è svolta senza intoppi dopo che l’area di Cannes è stata colpita da un’interruzione di corrente per diverse ore. “Sentimental Value” dell’acclamato regista Joachim Trier ha ricevuto il Gran Premio, il secondo premio più alto dopo la Palma d’Oro.
Il premio della giuria è stato diviso tra il dramma familiare intergenerazionale “Sound of Falling” della regista tedesca Mascha Schilinski e “Sirat”, su un padre e un figlio che si dirigono nel deserto marocchino, del regista franco-spagnolo Oliver Laxe.
Il film brasiliano “The Secret Agent” ha ricevuto due premi, uno come miglior attore per Wagner Moura e uno come miglior regista per Kléber Mendonça Filho.
“Stavo bevendo champagne”, ha detto Mendonça Filho dopo essere corso di nuovo sul palco per ritirare il suo premio dopo aver festeggiato la vittoria di Moura, assente.
L’esordiente Nadia Melliti si è aggiudicata il premio come miglior attrice per “The Little Sister”, una storia di formazione queer sulla figlia di immigrati algerini a Parigi. I fratelli belgi Dardenne, che hanno il raro onore di aver già vinto due Palme d’Oro, si sono aggiudicati il premio per la migliore sceneggiatura per il loro film “Young Mothers”.
Fuori dal concorso, il regista Spike Lee ha portato al festival “Highest 2 Lowest” con Denzel Washington, mentre Tom Cruise era in città per quello che potrebbe essere il suo ultimo “Mission: Impossible – The Final Reckoning”.