ROMA – Prima di approdare sul set di 50 sfumature di grigio, Dakota Johnson, l’attrice che vestirà i panni di Anastasia Steele sul grande schermo, non sapeva “quasi nulla del bondage”. A svelare i retroscena più piccanti del film più atteso del 2015 è la stessa attrice, intervistata dal quotidiano Il Messaggero, al quale ha confessato i molti dubbi avuti prima di accettare la parte.
Il film scandalo tratto dall’omonimo bestseller internazionale di E. L. James, uscirà nelle sale cinematografiche italiane a ridosso di San Valentino: il 12 febbraio. Con oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo sarà un successo assicurato. La regia è stata affidata a una donna, Sam Taylor Johnson, che ha faticato non poco dietro la macchina da presa tra scene di sesso ovunque: in auto, nelle docce e nelle barche, tra catene e fruste e maschere sadomaso. Al punto da “meritarsi”, da parte del Gruppo Antipornografia Americano, il titolo di “anti-Cristo del cinema”.
Il suo è un film “erotico”, non c’è dubbio, ma “da donna – precisa – provoco con classe”. Il trucco, ha poi confessato, è stato girare tutte le scene più problematiche alla fine:
“Abbiamo lasciato il lavoro sporco alla fine. Soltanto così abbiamo trovato il tempo per costruire una fiducia tra di noi che ci permettesse di girare quelle scene. Certo, cercavamo di mantenere la calma ma in quei momenti c’era comunque molta tensione”.
Per precauzione però Dakota Johnson, la protagonista, ha chiestoai suoi genitori di stare alla larga dalle sale cinematografiche. Questo un pezzo della sua intervista al Messaggero:
Ma loro cosa le hanno detto?
“Non hanno saputo niente sino a che non ho ottenuto la parte, e dopo la sorpresa iniziale sono stati molto incoraggianti. Non credo abbiano letto il libro, forse mia madre, mio padre senz’altro no”.
È stato molto difficile girare le scene di nudo?
“Non è mai facile, il set era chiuso però, c’eravamo solo noi e il regista, molto spesso poi erano inquadrature molto strette, nulla di particolarmente sensuale, una parte del corpo, anche solo un braccio, il resto fuori campo. Abbiamo cercato di non dare l’impressione allo spettatore di guardare dal buco della serratura. D’altra parte quelle scene erano essenziali”
Le piace Anastasia?
Molto. È una creatura forte e sensible che scopre la sua sessualità, testa i suoi limit. Credo che per una donna si molto importante farlo.
Le assomiglia?
Io sono una persona molto riservata e molto curiosa, come lei credo. In questo ci assomigliamo.
E dal punto di vista del sesso?
Non sapevo quasi nulla del bondage. È una vera sottocultura, un mondo. Non avevo idea di quanto il fenomeno fosse esteso e in crescita.È molto interessante, una lezione di psicologia