PALERMO – Si chiama Minchia e la fanno in tre varianti: Bionda, Rossa e Tosta. E’ questo il singolare nome dato a una birra artigianale prodotta dall’azienda Sikania di Messina. La scelta, spiegano i produttori, è caduta volutamente sul termine hard per evocare la tradizione siciliana nel marchio.
Minchia in siciliano (e non solo) sta per organo maschile, ma è anche espressione di esclamazione, di disprezzo, di apprezzamento o di stupore. “Non mi è sembrata una scelta volgare creare questo marchio: il sostantivo fa parte della nostra storia – racconta il titolare Nino Amato – L’idea è nata anche per dare impulso alla esportazione a livello nazionale ed estero. Produciamo 1200 litri di birra al giorno. E per ora sono soprattutto i locali siciliani nel mondo a richiedercela”.
La fabbrica dove viene realizzata la birra dal nome hard si trova a Messina ed i macchinari sono stati montati in un ex cinema. “E’ il risultato della passione per la produzione di assoluta qualità – aggiunge Amato – è una birra artigianale siciliana a bassa fermentazione (detta anche Lager), prodotta in tre varianti: Birra Minchia Bionda, Birra Minchia Rossa e Birra Minchia Tosta doppio malto: vengono fermentate a bassa temperatura (14° – 0° C), utilizzando una selezione di lieviti (saccharomyces carlsbergensis)”.
La ditta “è anche sensibile alla tutela dell’ambiente: le bottiglie da 33 cl e 75 cl sono realizzate utilizzando vetro riciclato”, spiega la nota pubblicata sul sito. La bevanda è stata anche presentata all’Expo di Milano, nei giorni scorsi. Insomma conclude Amato “per noi siciliani “minchia” è un esclamazione che racchiude svariate sensazioni: viene utilizzata spontaneamente per esprimere gioia, stupore, meraviglia. Nonostante oggi sia usata in più parti del mondo, rimane l’emblema identificativo della Sicilia: ed è per questo che l’abbiamo scelto per la nostra Birra artigianale, vera come noi siciliani. Un termine che da solo è riuscito ad trasmetterci tutto e di più”.