Verona. “Ecco le nostre mignotte di 14 anni”: volantino anonimo sui parabrezza delle auto

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Marzo 2014 - 15:14 OLTRE 6 MESI FA
I nomi di 14 baby squillo su un volantino infilato sotto i parabrezza di alcune auto a Legnago

I nomi di 14 baby squillo su un volantino infilato sotto i parabrezza di alcune auto a Legnago

VERONA – “Ecco le nostre mignotte di 14 anni“. Un nuovo caso di baby squillo vicino Verona, nella cittadina di Legnago. Il caso è scoppiato quando sui parabrezza di alcune decine di auto sono apparsi dei volantini con l’elenco di nomi e cognomi di 14 ragazzine tra i 12 e i 14 anni, con relativa presunta lista di clienti, tra i quali figurerebbero professionisti locali, commercianti e commercialisti, bancari e persino rappresentanti delle forze dell’ordine.

Si sarebbero vendute per poco, alcune di loro per un viaggio a Gardaland. Ma quel che sorprende è che non v’è traccia dell’attività presunta o reale, non un sito internet o scambi di messaggi per appuntamenti. Solo una vaga indicazione di un anonimo su un pezzo di carta. La storia resta confinata nel limbo del surreale: potrebbe trattarsi di uno scherzo di cattivo gusto o di una vendetta allargata di un coniuge tradito. Difficile sapere cosa si nasconda realmente dietro a quella denuncia da villaggio medievale. Almeno fin quando gli investigatori non ne saranno venuti a capo.

Ma l’enigma sembra destinato a rimanere tale anche perché nella zona non sono in funzione telecamere che avrebbero potuto filmare l’autore della lettera che ha già prodotto una denuncia contro ignoti per diffamazione e violenza privata presentata ai carabinieri da un professionista finito nella lista.

Intanto il sindaco invita “chi sa” a parlare, a farsi avanti. “Se fosse vero che c’è un giro di baby squillo, colui che l’ha denunciato con un volantino anonimo avrebbe ancora più motivo di andare dai carabinieri firmando la denuncia con nome e cognome”, ha detto il primo cittadino Roberto Rettondini.

Il volantino non l’ho letto – spiega il sindaco – sono venuto a conoscenza di questo fatto che indubbiamente è di estrema gravità. Sono stati fatti dei nomi e si incolpa qualcuno in maniera anonima. Per me è una schifezza”.

Rettondini auspica “che sia fatta luce, e soprattutto che sia colpito chi lancia accuse in maniera anonima. Un volantino lo può fare o scrivere chiunque, contro qualsiasi persona. I carabinieri sicuramente sanno fare il loro lavoro e indagheranno dando il giusto peso”.