Francia, anche il Partito socialista contro la preghiera dei musulmani in strada

Pubblicato il 15 Dicembre 2010 - 19:04 OLTRE 6 MESI FA

Clamorosa presa di posizione del Partito socialista francese che adotta posizioni simili a quelle dell’esponente di estrema destra Marine Le Pen nel condannare la preghiera dei musulmani nelle strade il venerdì pomeriggio. Benoit Hamon, portavoce del Partito socialista, ha detto oggi che si tratta di situazioni ”che non sono tollerabili ancora molto a lungo, c’è una situazione di tensione con i residenti e bisogna trovare delle soluzioni”. Al punto da invocare una precisa tabella di marcia allo scopo di far cessare la pratica.

”Bisogna arrivare a una discussione, a un negoziato con un calendario, uno scadenziario per trovare soluzioni in termini di spazio – ha aggiunto il portavoce a Parigi – nelle quali i fedeli possano esercitare il loro culto”. Il tutto, ha detto, in nome della difesa della laicità, un tema tornato prepotentemente d’attualità negli ultimi giorni. ”Non c’è nessuna ragione perché la laicità non venga garantita”, ha spiegato Hamon, ”le cose siano chiare per tutti, chiare per i residenti, chiare per i fedeli”. L’esponente dei socialisti ha quindi aggiunto che ”per convinzione laica, mi sembra inaccettabile” che ci si ritrovi in questa situazione”.

Appena pochi giorni fa, Marine Le Pen, figlia del fondatore del Fronte nazionale (Fn, estrema destra francese) e candidata alla presidenza del partito, ha suscitato scandalo paragonando ”le preghiere in strada” dei musulmani all’Occupazione. Un’occupazione, ha spiegato lo scorso 11 dicembre in un discorso a Lione per la campagna interna del partito, ”cominciata 15 anni fa prima con il velo, e abbiamo cominciato a vederne sempre di più. Poi il burqa, e ne abbiamo avuti sempre di più. E poi queste preghiere in strada… adesso ci sono 10 o 15 posti dove in modo regolare alcune persone vengono per accaparrarsi i territori. Mi dispiace, ma questa è occupazione del territorio”, ha detto fra gli applausi dei 300 presenti. ”Occupano pezzi di territori, quartieri nei quali si applica la legge religiosa – ha aggiunto – è un’occupazione. Certo, non ci sono blindati, non ci sono soldati, ma è un’occupazione vera e propria e pesa sugli abitanti”.

Secondo un sondaggio, il 54% dei simpatizzanti dell’Ump, il partito di destra moderata al potere del presidente Nicolas Sarkozy, approva le dichiarazioni di Marine Le Pen. Hamon si è invece smarcato dalle posizioni radicali della figlia di Jean-Marie le Pen sottolineando che oggi ciò che preoccupa l’esponente del Fronte nazionale ”non è la laicità ma l’Islam e gli stranieri”. Il portavoce dei socialisti ha infine denunciato ”l’integralismo cattolico” che – a suo avviso – ispira il Fronte nazionale.

Intanto, a Parigi, i partiti della sinistra e numerose associazioni hanno indetto per sabato prossimo una manifestazione per protestare contro l’organizzazione – lo stesso giorno – di un congresso ”contro l’islamizzazione dell’Europa, organizzato dal movimento di estrema destra Bloc Identitaire. Il sindaco socialista di Parigi, Bertrand Delanoe, ha anche scritto al prefetto, Michel Gaudin, per chiedere di ”adottare tutte le misure necessarie” affinché la riunione ”non possa aver luogo”.

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