La Francia respinge gli immigrati. La replica di Frattini: “Violate le norme Ue”

Pubblicato il 17 Aprile 2011 - 18:49 OLTRE 6 MESI FA

VENTIMIGLIA (IMPERIA) – Ancora una retromarcia della Francia, che non ha accettato gli immigrati provenienti dall’Italia. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha denunciato che le autorità francesi hanno così “violato le norme Ue”.

Immigrati respinti alla frontiera. A partire dalle 12 del 17 aprile le autorità francesi hanno disposto il blocco di tutti i treni diretti in Francia; molti cittadini italiani diretti oltre frontiera sono stati costretti a scendere alla stazione di Ventimiglia, mentre un reparto della Compagnie republicaine de securite (Crf) è stato schierato al confine ferroviario di Mentone. Alle 12.30 è arrivato a Ventimiglia il «Treno della dignità» proveniente da Genova, a bordo del quale viaggiavano un centinaio di giovani dei centri sociali e attivisti per i diritti umani, insieme con decine di migranti nordafricani che avrebbero dovuto raggiungere Nizza e successivamente Marsiglia. Altri sono arrivati con alcuni pullman. Le autorità francesi hanno giustificato la chiusura della ferrovia appunto con l’arrivo di questi manifestanti, che a un certo punto hanno anche occupato i binari. Dopo le 18, quando la protesta è rientrata, anche le autorità francesi hanno smantellato il presidio a difesa della frontiera di Mentone.

Incidente diplomatico. Il blocco ha però creato un caso diplomatico: il governo italiano ha protestato contro la decisione delle autorità francesi. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini ha dato «immediate istruzioni all’ambasciatore d’Italia a Parigi di svolgere un passo diplomatico presso le autorità francesi per esprimere la ferma protesta del governo italiano e per chiedere chiarimenti per le misure che appaiono illegittime e in chiara violazione con i generali principi europei». «È stato altresì sollecitato il Consolato a Nizza per attivare contatti immediati con le Autorità locali e ottenere chiarimenti al riguardo», concludeva la nota della Farnesina.

La replica. Dopo l’incidente diplomatico, fonti del ministero dell’Interno a Parigi hanno fatto sapere che non c’è alcuna modifica nella politica dell’immigrazione del governo francese, e che il blocco dei treni per la Francia non sarebbe durato ancora a lungo. Secondo un funzionario dello staff del ministro, Claude Gueant, la decisione è stata esclusivamente legata alla protesta organizzata a Ventimiglia. «Non c’è alcun cambiamento» nella politica per l’immigrazione rispetto all’incontro che c’è stato dieci giorni fa, a Milano, tra il ministro dell’Interno, Roberto Maroni e il collega francese. Ma i manifestanti non avevano richiesto la necessaria autorizzazione alla prefettura di Nizza. Non credo, comunque, che il blocco dei treni duri a lungo», ha aggiunto il funzionario.