Germania: spettro dimissioni per il presidente Wulff

Pubblicato il 3 Gennaio 2012 - 20:42 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO, 3 GEN – Lo spettro delle dimissioni aleggia sul presidente tedesco Christian Wulff dopo che e' stato smascherato un suo maldestro tentativo di coprire uno scandalo, legato ad un prestito privato ottenuto a tassi agevolati, facendo pressioni sui vertici del quotidiano Bild, che stava per pubblicare lo scoop.

Ieri sono emerse nuove rivelazioni sulla giornata del 12 dicembre in cui la 'Bild', considerato il piu' influente quotidiano europeo con i suoi 12 milioni di lettori, ha annunciato al presidente Wulff che avrebbe pubblicato delle rivelazioni su un prestito da lui ottenuto a condizioni molto vantaggiose da una coppia di ricchi imprenditori. Wulff avrebbe allora chiamato sia Friede Springer, azionista di maggioranza del gruppo editoriale, che Mathias Dopfner, presidente del direttorio di Springer, chiedendo loro di intervenire per bloccare la pubblicazione dello scoop.

Dopo aver incassato i loro rifiuti, il presidente tedesco avrebbe lasciato un messaggio sulla segreteria telefonica del cellulare del direttore Kai Diekmann, minacciando di portare l'autore dell'articolo in tribunale.

Wulff, 52 anni, un alleato della cancelliera Angela Merkel, e' stato eletto presidente nel giugno 2010, dopo le impreviste dimissioni di Horst Kholer. L'edizione tedesca del Financial Times chiede oggi senza mezzi termini le dimissioni di Wulff. ''La sua credibilita' e' minacciata da una serie di passi falsi. Un uomo che commette tali errori non puo' restare presidente'', scrive FTD.

''La miscela di ingenuita' e sfrontatezza di Wulff e' scioccante. E' il capo dello stato. Ed e' evidentemente un incarico troppo importante per lui'', fa eco la Suddeutsche Zeitung.

''E' gia' preoccupante che un capo di Stato intervenga sul direttore di un giornale per impedire la pubblicazione di un articolo a lui sfavorevole. Ma che per far questo arrivi a minacciare delle azioni legali e' assurdo. Che poi lo faccia su una segreteria telefonica e' di una ingenuità sorprendente'', scrive invece l'Hamburger Abendblatt.

La classe politica tedesca e' al momento cauta e si limita, salvo rare eccezioni, a chiedere spiegazioni. Ma nessun politico, nemmeno all'interno del suo partito di provenienza, la Cdu, ha preso pubblicamente le difese di Wulff. Per l'opposizione socialdemocratica e' intervenuto Thomas Oppermann.

''Nessun presidente tedesco e' al di sopra della legge. Questo vale anche per la liberta' di stampa. E' assolutamente inappropriato per un presidente cercare di impedire la pubblicazione di un articolo'', ha detto Oppermann, figura storica della Spd. A questo punto, il futuro di Wulff appare nelle mani della cancelliera Merkel.