Elezioni Gran Bretagna: Gordon Brown vara la “strategia del tè”

Pubblicato il 18 Marzo 2010 - 18:21 OLTRE 6 MESI FA

Gordon Brown prende il thè

Una tazza di tè per battere i conservatori. Questa l’ultima pensata elettorale del primo ministro britannico laburista Gordon Brown impegnato in una tesa battaglia per strappare consensi ai Tories. Brown ha deciso di prendere il té con gli ‘eroi locali’ delle singole comunità britanniche, con l’intento di conquistarli presentando un volto ‘umano’.

Secondo quanto annunciato da Downing Street, e riferito dal quotidiano Daily Mail, il primo ministro britannico bussa alle porte dei suoi elettori per passare con loro una piacevole oretta, in cui il premier parla dei suoi progetti futuri e i cittadini si sfogano dei loro problemi.

Brown punta così ai  “pilastri dei collegi elettorali” (i personaggi più autorevoli delle comunità) e ai “salotti dei giovani politicamente impegnati e potenzialmente influenti”, con la speranza di far arrivare il suo messaggio all’intera comunità. I membri del partito laburista spiegano che questa strategia «di basso profilo» si addice di più all’attuale clima economico del paese di quella “ostentata” e “pomposa” dei conservatori.

«È un format che funziona per Gordon», ha dichiarato un portavoce del Labour in una conferenza stampa. Il portavoce ha aggiunto che l’incontro faccia a faccia mette più a suo agio Brown, rispetto ai grandi eventi in cui il primo ministro trova «difficile comunicare veramente qualcosa». Inoltre le informali chiacchierate danno al premier la possibilità di entrare in contatto con i bisogni e i problemi della gente. Alcune testimonianze di elettori, favorevolmente colpiti dall’apparizione del primo ministro davanti alla loro porta di casa, fanno pensare che gli sforzi di Brown non siano sprecati.

Il consigliere comunale di Kent, Paul Godwin, ha raccontato al Daily Mail come un membro del parlamento lo ha avvertito della visita ‘top secret’ del premier, dandogli giusto il tempo di rassettare casa prima dell’arrivo degli ospiti, dodici “campioni della comunità”. Tra questi, una preside, una studentessa liceale modello, e un membro di un’organizzazione benefica. La preside della piccola scuola primaria ha detto in un’intervista con il Guardian che Brown «ha ascoltato le sue preoccupazioni sulla possibile chiusura dell’istitutò e che lei é rimasta ‘molto soddisfatta dalla conversazione e dalla sua tazza di te».