Grosse Koalition, Martin Schulz rinuncia: Non farò il ministro degli Esteri

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Febbraio 2018 - 15:48 OLTRE 6 MESI FA
Il leader Spd Martin Schulz rinuncia alla carica di ministro degli Esteri per non minare il voto sulla Grosse Koalition

Martin Schulz rinuncia al ministero degli Esteri

BERLINO – Martin Schulz rinuncia alla poltrona di Ministro degli Esteri del prossimo governo Merkel. In una dichiarazione scritta, il leader Spd ha spiegato il suo gesto sottolineando che va chiuso il dibattito sulle nomine per non mettere a rischio il referendum nella base del partito sulla Grosse Koalition. Il voto è vincolante.

Dall’annuncio di due giorni fa di voler assumere la guida della diplomazia nel governo Merkel, Schulz era finito sotto attacco nel suo stesso partito con i vertici dell’Spd che, nelle ultime ore, gli avrebbero dato un ultimatum. Schulz era stato aspramente criticato perché aveva in passato annunciato la sua totale indisponibilità a diventare ministro in un governo Merkel.

Lo scontro si era fatto anche personale con l’attuale ministro tedesco degli Esteri, Sigmar Gabriel, durissimo: Ciò che resta, è soltanto il dispiacere di vedere a che punto da noi nell’Spd si agisce con poco rispetto gli uni verso gli altri e di vedere che la parola data conta così poco”. Secondo indiscrezioni di stampa Gabriel si aspettava la conferma al ministero degli Esteri : lui stesso aveva spiegato esplicitamente di ritenere deplorevole che il partito non gli avesse riconosciuto i suoi meriti in quel ruolo.

“Dichiaro la mia rinuncia all’ingresso nel governo tedesco – ha quindi fatto sapere Schulz – e spero allo stesso tempo che il dibattito sul personale finisca”. “Ho sempre sottolineato – aggiunge – che saremmo entrati in una coalizione se ci fossero state nel contratto le nostre rivendicazioni di socialdemocratici per un miglioramento nell’istruzione, nell’assistenza, nella previdenza, nel lavoro e nel fisco”.

“Sono orgoglioso – conclude – di poter dire che questo è accaduto. E quindi per me è ancor più importante che i membri dell’Spd al voto della base si pronuncino a favore di questo contratto, dal momento che loro di questi contenuti sono convinti esattamente quanto me”.