Ventimiglia ponte per i migranti, l’Ue: “Nessuna infrazione, da Italia e Francia violato lo spirito di Schengen”

Pubblicato il 26 Luglio 2011 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA

Lapresse

BRUXELLES – Arriva a tre mesi di distanza il giudizio della Commissione Ue sulle tensioni tra Italia e Francia, dopo quello che Silvio Berlusconi in persona aveva definito “tsunami” umano di immigrati dalla Tunisia e l’assedio del confine di Ventimiglia.

Per Bruxelles di fatto non c’è nessuna infrazione formale alle regole comunitarie, ma è mancata la solidarietà, la fiducia e la collaborazione, insomma l’essenza di quegli accordi per la libera circolazione delle persone, firmati a suo tempo dai Paesi europei nella piccola cittadina di Schengen in Lussemburgo.

La speranza per il futuro è un’inversione di rotta con la ridefinizione delle regole per la governace del controllo alle frontiere. Le nuove proposte sono attese per il prossimo mese di settembre. ”Dal punto di vista formale – ha affermato la commissaria Ue agli Affari interni Cecilia Malmstrom – le misure prese da Italia e Francia sono state conformi al diritto comunitario. Tuttavia, mi rammarico perché’ lo spirito delle regole di Schengen non è stato pienamente rispettato”.

Parigi ristabilì  i controlli alle frontiere per il massiccio arrivo di immigrati nordafricani che, giunti in Italia, avevano ottenuto permessi di soggiorno e documenti di viaggio. Secondo la commissaria Ue, le misure prese dal governo italiano per fornire agli immigrati nordafricani irregolari quei permessi e quei documenti ”non sono stati in contrasto con il diritto comunitario”, ma dimostrano la necessità di fare chiarezza a livello europeo.

Per esempio, ha sottolineato Malmstrom, ”le norme di Schengen, attualmente, non definiscono le condizioni alle quali gli Stati membri possono rilasciare i documenti di viaggio a coloro che non hanno quelli del loro paese d’origine”.

Dunque, linee guida Ue costituirebbero un valore aggiunto. Per quanto riguarda invece i controlli eseguiti dalle autorità francesi a Ventimiglia, secondo Malmstrom, sono rimasti nei limiti stabiliti dal codice Schengen perché ”non si può dire che fossero di natura sistematica”. Quanto accaduto, dimostra comunque, ha spiegato la commissaria agli Affari interni, che è necessario affrontare il problema della governance di Schengen in modo globale e coordinato. Per questo, Bruxelles lavorerà a nuove norme che consentano nell’area di Schengen ”un piu’ forte sistema di valutazione e monitoraggio”, in modo da assicurare il rispetto delle regole da parte di tutti.