Olimpiadi. Timori serpeggiano tra la comunità ebraica londinese

Pubblicato il 25 Luglio 2012 - 11:00 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA, GRAN BRETAGNA – L’avvio dei giochi olimpici di Londra 2012 e’ alle porte – la cerimonia inauguale è venerdi – e, oltre all’aspettativa, tra i membri della comunita’ ebraica londinese iniziano a serpeggiare i timori.

E se lo scenario da incubo e’ ovviamente quello di una Monaco 1972 – il prossimo 6 settembre cade il 40esimo anniversario – niente e’ lasciato al caso negli obiettivi sensibili sparsi per la citta’.

Il tutto mentre i musulmani di Londra – cosi’ come quelli in visita al parco olimpico – sono alle prese con il ramadan. ”Nell’ultimo anno – ha detto una fonte interna alla comunita’ ebraica londinese – si e’ verificato un incremento degli attacchi nei confronti di target israeliani o ebrei da parte di Hezbollah o dell’Iran”. Una vera e propria ”strategia” che avrebbe creato un senso di ”reale paura” tra gli ebrei britannici.

Secondo gli esperti e le autorita’, pero’, la comunita’ non avrebbe nulla da temere: le Olimpiadi non pongono un rischio ”specifico”. Detto questo, il Community Security Trust (CST) ha consigliato alle istituzioni ebraiche, alle sinagoghe e ai centri culturali di adottare ”sensate precauzioni” e di ”rimanere vigili”. ”Con l’aumento del numero di visitatori vi e’ sempre un rischio”, ha detto Dave Rich del CST.

 ”Le organizzazioni potrebbero essere oggetto di richieste impreviste. Gli ebrei britannici devono essere pronti e trovare un giusto equilibrio tra l’essere ospitali e seguire le procedure di sicurezza”. Ad ogni buon conto e’ stata creata una centrale d’emergenza nei sotterranei del ministero degli Esteri (FCO) e soluzioni di partenza rapida dalla Gran Bretagna possono essere offerte a chi dovesse aver bisogno di lasciare il Paese in tutta fretta.

Le misure di sicurezza del parco olimpico sono state poi rinforzate al massimo. Allo stesso tempo, diverse strutture sono disponibili per i fedeli musulmani – sia visitatori sia atleti – per permettere loro di onorare le tradizioni del ramadan. ”D’accordo con la comunita’ musulmana”, ha detto Duncan Green del comitato organizzatore di giochi (LOCOG), ”abbiamo panificato fin dall’inizio questo aspetto dei Giochi”.

”Londra – ha sottolineato poi Ahmed Al-Dubayan, direttore della grande moschea di Regent’s Park – e’ una grande citta’ e una citta’ multiculturale e multiconfessionale. Il senso delle Olimpiadi e’ offrire ai popoli un messaggio di pace. Noi abbiamo invitato atleti e dignitari a farci visita per festeggiare il ramadan. Questa e’ un’opportunita’ per i musulmani di Londra di partecipare e mostrare al mondo uno degli aspetti migliori di questa capitale”.