Craxi: “Nessuno ha il coraggio e l’onestà di ricordare piazzale Loreto”

Pubblicato il 28 Aprile 2010 - 13:52 OLTRE 6 MESI FA

Stefania Craxi

Stefania Craxi aspetta tre giorni e poi va all’attacco: «Trascorso il 65 anniversario della Liberazione, non vi è stato nessuno, nel panorama politico e istituzionale della Nazione, ad aver avuto il coraggio politico e l’onestà intellettuale di compiere un gesto simbolico e importante volto a restituire agli italiani la verità della loro storia: recarsi a piazzale Loreto per un atto di cancellazione dell’atroce oltraggio inflitto al cadavere di Benito Mussolini».

E non è tutto, il parlamentare del Pdl e sottosegretario agli Esteri, provoca volutamente: «Eppure piazzale Loreto era e resta, con tutti i suoi significati, il simbolo incancellabile di un’epoca e del suo sanguinoso epilogo, teatro non di una, ma di due tragedie dolorose e terribili. L’eccidio di quindici martiri antifascisti, fucilati contro una staccionata di legno, una mattina d’agosto del 1944 da militi della repubblica sociale; le barbarie inflitte dalla folla nell’aprile del 1945 ai cadaveri di Benito Mussolini e Claretta Petacci, dei fucilati di Dongo e l’esecuzione infine di Achille Starace, ex segretario del PNF, fucilato sul posto, dopo un processo sommario, dai partigiani antifascisti, sotto il macabro scenario dei cadaveri appesi per i piedi alla tettoia di un distributore di benzina».

La Storia, conclude Craxi, «non può in nessun caso essere tagliata in comparti separati tra loro: ecco il motivo per cui sarebbe stato opportuno chiudere con un gesto spettacolare, recarsi a piazzale Loreto».