Atac, Roma: cambiato posto a un dirigente militante M5s, la Giunta Raggi chiede spiegazioni “strategiche”: licenziato il dg?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2016 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA
Atac, il dg Rettighieri: "Giunta Raggi mette bocca sul personale"

Atac, il dg Rettighieri: “Giunta Raggi mette bocca sul personale”

ROMA – Atac, Roma, il dg Rettighieri accusa il Movimento  stelle di predicare bene e razzolare male: “La Giunta Raggi mette bocca sul personale”. Lo fa, a quanto pare, perché è stato spostato un dirigente simpatizzante del M5s. Sono “pratiche che il M5S ha sempre contestato a voce”, rileva il sen. Stefano Esposito del Pd.

L’assessore ai trasporti chiamato in causa, Linda Meleo replica che è normale. Il comune è azionista unico e è giusto che chieda informazioni strategiche. C’è da chiedersi: è strategico lo spostamento di un dirigente? Un conto è un cambio organizzativo della macro struttura, un conto è una scelta di personale.

E così, l’Atac, l’azienda dei trasporti del Comune di Roma, si prepara ad un nuovo cambio ai vertici. Dopo la dura polemica scoppiata tra il direttore generale di Atac Marco Rettighieri e il Campidoglio a Cinque Stelle – su fondi, numeri e accuse di “ingerenze esterne” – si è arrivati al giro di boa. “Se sto pensando di lasciare? Sì. Se non ci sono le condizioni perché dovrei rimanere?”, risponde all’ANSA Rettighieri. Dichiarazioni che per il Campidoglio “evidenziano un atteggiamento irresponsabile poiché arrivano alla vigilia di settembre e rischiano di danneggiare la città e tutti i romani.

Preso atto delle posizioni espresse dal dg Atac – l’annuncio di Palazzo Senatorio – l’amministrazione in queste ore è al lavoro per l’individuazione di un nuovo management”. Ieri il dg della municipalizzata dei trasporti di Roma, nominato durante il commissariamento da Francesco Paolo Tronca, aveva inviato una lettera di fuoco all’assessore ai Trasporti Linda Meleo in cui contestava le cifre fornite dal Campidoglio sulla metro A e puntava il dito contro “ingerenze esterne” sullo spostamento del personale aziendale.

Il manager poi è entrato nei particolari, alludendo a una telefonata di lunedì proprio con la titolare dei Trasporti su uno spostamento specifico. «Ho parlato con la persona interessata – scrive Rettighieri – a cui ho dato motivazioni sufficienti e non vedo l’opportunità di esprimere riserve su questa azione, come da Lei sostenuto molto sui generis». Ma chi sarebbe il dirigente trasferito,che avrebbe originato la diatriba? A leggere il bollettino degli ordini di servizio, spunta il nome di Federico Chiovelli, rimosso dal vertice della ferrovia Roma-Viterbo. «È un simpatizzante Cinquestelle», maligna qualche collega. (Lorenzo De Cicco, Il Messaggero)

I 18 milioni stanziati dalla giunta Raggi quest’estate “non sono ancora disponibili perché nessun bonifico è stato effettuato da Roma Capitale verso Atac. Elemento di disappunto è anche la richiesta di poter agire su operazioni di personale Atac come occorso ieri al telefono – recitava la missiva -. Lo spostamento di alcune persone all’interno di un’azienda non può essere influenzato in alcun modo da ingerenze esterne”.

“Se può, l’assessore Meleo smentisca la chiamata fatta a Rettighieri per chiedere di rivedere la decisione di spostare un dirigente, che poi si è scoperto essere un militante pentastellato – l’accusa del senatore dem Stefano Esposito -. La persona in questione lavorava sulla linea Roma-Viterbo ed è stata spostata ad altro incarico. Se non può smentire questa telefonata, l’assessore chieda scusa ai romani per queste pratiche che il M5S ha sempre contestato a voce”. “Parlare di ingerenze è qualcosa di assurdo – spiegano dall’assessorato di Meleo -. Si tratta di una semplice richiesta del Campidoglio, socio unico di Atac: ovvero essere informato su eventuali spostamenti nell’organigramma aziendale”. Insomma, una richiesta avanzata “per armonizzare il lavoro ed avere contezza delle scelte strategiche operate”.

A ribattere sui 18 milioni per la metro A è, invece, l’assessore al Bilancio e Partecipate Marcello Minenna (che poi alla fine si è dimesso insieme al capo-gabinetto Raineri): “la delibera di giunta, approvata poco prima di Ferragosto, è stata resa esecutiva con una determina dirigenziale della Ragioneria Generale del Campidoglio il 17 agosto. Da quella data le somme sono entrate nella disponibilità effettiva di Atac: le risorse sono quindi state erogate nei tempi utili e funzionali all’avvio dei lavori di manutenzione della metro”.

L’imminente uscita di scena del vertice della municipalizzata dei trasporti di Roma, nominato durante il commissariamento di Francesco Paolo Tronca, fa seguito a quella di Daniele Fortini, ex presidente dell’azienda dei rifiuti, che ha rassegnato quest’estate “dimissioni irrevocabili” dopo lo scontro con l’assessore all’Ambiente Paola Muraro.