Basta sparare su Fini. Berlusconi prova una nuova tattica ma Fli: “No a norme retroattive” e “squadristi Pdl per contestare Fini”

Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi

Slitta a novembre la convocazione dei probiviri del Pdl sui tre falchi finiani (Bocchino, Granata e Briguglio) per le loro dichiarazioni. Stop agli attacchi contro Gianfranco Fini e compagna (Elisabetta Tulliani) per la casa a Montecarlo. Dopo lo strappo il premier Silvio Berlusconi cambia tattica e prova la distensione.

Come terzo elemento della nuova linea da seguire per tenere fedeli e uniti gli uomini della maggioranza c’è il processo breve e gli eventuali ritocchi per accontentare i finiani.

A Palazzo Grazioli il ministro della giustizia Angelino Alfano e l’avvocato del premier Niccolò Ghedini si sono messi al lavoro, ieri martedì 31 agosto, per «rimodulare le soglie temporali massime dei singoli gradi di giudizio, a far sì che siano il minimo possibile, fra i giudizi in corso, i casi di estinzione del procedimento», come spiega il Corriere della Sera.

E sarà proprio questo, settembre, il mese della prova dei fatti, come aveva sottolineato il finiano Adolfo Urso. La vera svolta si vedrà alla riapertura della Camera e sulle posizioni che assumeranno Pdl e Fli. Per ora però si attende il rientro pubblico di Fini a Mirabello domenica per chiudere la Festa del Tricolore.

Granata: “Processo breve? No a norme retroattive”. ”Non siamo molto preoccupati della riunione dei probiviri perché non riteniamo possibile che un grande partito possa mettere sotto processo qualcuno perché ha espresso delle opinioni. La questione vera è legata innanzitutto alla espulsione sostanziale di Gianfranco Fini dal partito che ha cofondato, quella è una questione dirimente, e poi c’è la nostra questione”. Lo ha detto nel corso di un filo diretto a Radio Radicale il deputato di Futuro e libertà Fabio Granata.

”I nodi politici sono molto più complessi del deferimento di Granata, Bocchino e Briguglio. Però se ci fosse il rinvio e se ci fosse una valutazione negativa su ciò che si è posto in essere contro Gianfranco Fini potrebbe essere un primo segnale. Ciò che conta – prosegue – è capire che non sarebbe un segnale di compromesso al ribasso, non è che per questo noi cambiamo idea sulla norma transitoria del processo breve, ad esempio. Se qualcuno ritiene che con una sorta di spada di Damocle dei provvedimenti disciplinari possa condizionare la nostra azione politica si illude”.

Generazione Italia: “Squadristi vogliono contestare Fini”. ”Se mai servisse una conferma della deriva sinistrorsa/comunistoide del Pdl, ecco a voi l’ennesima conferma. Stamane riceviamo una telefonata: un nostro amico napoletano ci informa che e’ stato contattato da un consigliere provinciale del Pdl che gli ha fatto una richiesta particolare. Choc, aggiungiamo noi. ‘Stiamo organizzando con la Brambilla una contestazione a Fini quando parlera’ a Mirabello. Riesci a riempirmi un pullman? E’ tutto a spese del partito’. Gli daranno anche il panino, in puro stile Cgil”. A denunciarlo sul sito Internet e’ Generazione Italia.

”E magari anche – aggiunge Generazione Italia – un libretto rosso con tutte le istruzioni per contestare il nemico del popolo. Siamo davvero arrivati a un punto bassissimo: il Ministro del Turismo, invece di organizzare pullman di turisti stranieri alla volta della Provincia di Ferrara, nella magnifica Terra degli Estensi, perde tempo a organizzare pullman di squadristi della Liberta’ (?!?) per contestare la terza carica dello Stato. D’altronde, cosa potevamo attenderci da un Ministro del Turismo che trascorre le proprie vacanze in Francia? Siamo alle comiche finali. E questa volta per davvero”.

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