Belsito indagato, Tosi: “Bossi non c’entra, metterei le mani sul fuoco”

Pubblicato il 4 Aprile 2012 - 10:38 OLTRE 6 MESI FA

VENEZIA – Flavio Tosi, sindaco di Verona, si dice convinto del’estraneita’ di Umberto Bossi da qualsiasi vicenda legata all’utilizzo di fondi del partito e rileva che qualsiasi questione su cosa fara’ il Senatur ”compete al consiglio federale non a me”.

Tosi, intervenuto a ”la telefonata di Belpietro” su Canale 5, ha detto che Bossi, che conosce da 20 anni, ha sempre avuto uno stile di vita parco, che con la politica non si e’ certo arricchito, e che per lui ”metterei la mano sul fuoco. Su altri non ho abbastanza conoscenza per poterlo fare”.

Il sindaco di Verona ha quindi rilevato che le dimissioni da tesoriere di Francesco Belsito vanno accolte con favore quali atto di trasparenza e di chiarezza verso i cittadini, ”se fosse stato confermato sarebbe stato un segnale negativo”.

”La differenza tra le Lega e gli altri – ha aggiunto – e’ che il Carroccio quando ci sono anche solo sospetti si deve differenziare nel saper fare pulizia” e indicato che se fosse appurato che sono stati sottratti dei soldi pubblici, bisognerebbe fare come si e’ fatto ai tempi della tangente Enimont con la restituzione allo Stato, ai cittadini, del denaro.

Dopo aver ricordato che dovrebbe essere riformato il sistema dei rimborsi spese ai partiti, con il rimborso solo delle spese documentate, ma non abolito perche’ la politica non puo’ essere un fatto solo per ricchi, Tosi si e’ detto convinto che sul piano delle elezioni amministrative non ci saranno forti ripercussioni per i candidati della Lega, e per lui a Verona, dalla vicenda Belsito, mentre sarebbe stato diverso se fossero state elezioni politiche.