Beppe Grillo blog: “Broglio si, broglio no” spiega la sconfitta col complotto

Pubblicato il 2 Giugno 2014 - 12:21 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo blog: "Broglio si, broglio no" spiega la sconfitta col complotto

Beppe Grillo in campagna elettorale a Firenze: sul suo blog ora un’eco della teoria del complotto internazionale

ROMA – Beppe Grillo e i risultati elettorali del 25 maggio: la trionfale affermazione del Pd di Matteo Renzi potrebbe essere frutto di una manipolazione, avvenuta nel giro di poche ore? La tesi del complotto internazionale (che, come i più vecchi e quelli che leggono la storia sanno, non è nuova e ha trovato in Mussolini un suo grande elaboratore)  è messa in rete dal blog di Beppe Grillo, beppegrillo.it, sotto il titolo

Broglio sì, broglio no: la terra dei cachi“.

La teoria non è una elaborazione originale del blog di Beppe Grillo, ma viene ripresa dal sito informarexresistere.fr, che a sua volta rimanda al sito laretenonperdona.it.

Un maligno potrebbe pensare che si tratta di un diversivo, per trovare una spiegazione da complotto al crollo elettorale di Beppe Grillo e anche per fare passare in secondo piano la brutta figura dell’abbraccio a Nigel Farage.

L’articolo è firmato dallo stesso Informare X Resistere, non ci sono commenti del Movimento 5 Stelle e la formula dubitativa del titolo fa pensare a una buona dose di prudenza da parte di chi gestisce il blog di Beppe Grillo: “riscontri dimostrabili”, scrive lo stesso Informarexresistere, non ce ne sono.

La tesi molto aggressiva è confezionata in una specie di saggio storico sui brogli elettorali in Italia e nel mondo e sulle possibilità tecniche di ridurne il rischio per il futuro, ma il cuore dell’articolo, presentato con un titoletto abbastanza cauto (“I sospetti oggi”) è questo:

“Con la chiusura degli spogli (europee 2014 – n.d.A.) e la percentuale fantomatica del 41% al PD il sospetto di brogli è ragionevole.
In una giornata come quella di ieri dove l’affluenza alle urne è stata circa del 60% e tenendo conto che gli elettori 5 Stelle per loro peculiarità vanno a votare, la perdita di 3 milioni di elettori è statisticamente molto improbabile.

Ovviamente stiamo trattando dati statistici e applicando la logica, senza avere riscontri dimostrabili. Un altro fattore di dubbio nasce se analizziamo il comportamento elettorale dei cittadini in altre elezioni e lo confrontiamo con l’operato dei 5 Stelle che come noto fanno della coerenza il loro tratto distintivo. Ebbene se osserviamo qual’è il fattore fondamentale che in passato ha determinato la tenuta o meno in termini di bacino elettorale per i partiti, scopriamo che la coerenza di metodo premia i movimenti, viceversa l’incoerenza o gli scandali (vedi Lega) puniscono i partiti con la perdita di consenso.

Lo stesso entourage del PD ha ammesso l’inaspettato ed iperbolico risultato ottenuto, che mai si sarebbero immaginati.

Se osserviamo il quadro politico europeo notiamo che va delineandosi una netta deriva anti-europea; i popoli europei dicono a chiare lettere che questa Europa non piace affidando il proprio voto a partiti anti-europei o di estrema destra (vedi Le Pen).

La sinistra europea secondo gli ultimi risultati è stata quasi azzerata in queste elezioni.

In controcorrente rispetto al quadro politico europeo ci sarebbe invece l’Italia, mosca bianca che secondo quanto risulta al voto darebbe un 41% al PD guidato da uno yes-man ai piedi della Merkel e dell’Europa. Francamente si deve compiere uno stupro alla logica per credere a questo.

Come cittadini però non ci bastano le spiegazioni degli “opinionisti in studio” e della stampa Italiana, secondo cui Grillo e il Movimento 5 Stelle avrebbero perso 3 milioni di voti per questa o quell’altra motivazione più o meno credibile. Conosciamo bene questi ‘giornalai’ colpevoli di averci portato al 70° posto in Europa come libertà di informazione. Esortiamo i deputati 5 Stelle a farsi forza più di prima e chiedere di avviare una verifica del voto, soprattutto in quei seggi ‘rossi’ dove già in passato si sono verificati brogli.

Un commento in coda all’articolo appena citato, informa di quanto segue:
Ecco gli Exit Poll italiani ufficiali diffusi in Gran Bretagna negli ambienti della finanza (e facilmente reperibili in rete), ma ancora vietati in Italia. I dati delle ore 20 sembravano confermare il sorpasso del Movimento 5 Stelle nei confronti del PD.

Nel dettaglio:
– M5S: 29,9%
– PD: 28,8%
– Forza Italia: 17,2%
– Lega Nord: 5,1%
– NCD: 5,0%
– L’altra Europa con Tsipras: 3,8%
– Fratelli d’Italia: 3,5%
– Scelta Europea: 2,1%
– Italia dei Valori: 1,2%
– Verdi: 1%
Altri partiti sotto l’1%
Così alle ore 20 le previsioni si sono rivelate attendibili per tutti i partiti tranne M5S e PD. Cosa è successo?!”.

Non viene data risposta, ma vengono proposti dei rimedi, tratti dal sito E-Iglesias.