Silvio Berlusconi, per la seconda notte consecutiva, ha dormito nell’appartamento a lui riservato a palazzo Chigi. Non era mai successo in questa legislatura che il premier abbandonasse palazzo Grazioli per il molto meno apprezzato appartamento, che peraltro è stato da lui occupato pochissime volte negli anni in cui è stato al governo.
Sono pochissime infatti le sue presenze notturne a Chigi: nel 2003, per esempio, si ricorda una sua permanenza per ben tre notti, ma solo perché era stato colpito da una brutta influenza e i medici gli avevano consigliato il riposo e vietato gli spostamenti.
Per questo motivo sabato, quando si è capito che il Cavaliere si sarebbe trattenuto a palazzo Chigi dopo una giornata di incontri e telefonate, la domanda di tutti è stata una e una sola: perché? “Motivi di sicurezza” è stata la risposta arrivata da alcune fonti a lui vicine.
L’ipotesi avanzata anche da alcuni membri dello “staff” di Berlusconi, è che il premier abbia deciso di rimanere a palazzo Chigi perché la struttura è molto più sicura e controllabile dei suoi appartamenti in via del Plebiscito. Già, ma controllabile da cosa? La minaccia più probabile sembra quella legata in qualche modo al ritrovamento di un dossier su di lui nel computer del kamikaze libico Mohamed Game, l’uomo che il 12 ottobre ha compiuto un attentato alla caserma Santa Barbara di Milano rimanendo ferito gravemente.
Voci ed ipotesi prontamente smentite da quelli dell’antiterrorismo secondo i quali Berlusconi non sarà vittima di nessun attentato. In ogni caso, anche in vista dell’inizio del vertice Fao a Roma lunedì mattina, sembra che il premier stia pensando di non muoversi dalla capitale per il week-end, altra decisione non consueta per lui, visto che il sabato e la domenica è solito passarli quasi sempre ad Arcore.
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