Berlusconi e la foga di firmare..anche i referendum sulle leggi del suo governo

Berlusconi e la foga di firmare..anche i referendum sulle leggi del suo governo
Silvio Berlusconi al banchetto dei Radicali firma per i referendum che abrogano le leggi del suo stesso governo (Foto Ansa)

ROMA – Silvio Berlusconi seduto al banchetto dei Radicali deve essersi lasciato un po’ prendere la mano finendo col sottoscrivere anche i referendum per l’abrogazione della Bossi-Fini, il carcere agli spacciatori e persino l’abrogazione dell’8 per mille, affinché restino allo Stato le somme per le quali il contribuente non fornisce alcuna indicazione. Tutte leggi varate dal suo stesso governo.

Una svista? Non proprio, dal momento che, subito dopo, ci ha tenuto a precisare: “Si tratta di quesiti sui quali non sono d’accordo ma ci metto la faccia perché credo sia giusto che gli italiani si esprimano anche su questi argomenti”.

Ma c’è chi già a cominciato a storcere il naso, come Carlo Giovanardi che a una di quelle leggi ha pure dato un nome, quella sul carcere per i piccoli spacciatori. “Fossi stato Berlusconi, non l’avrei firmato quel referendum sulla droga – ha affermato – neanche ad Amsterdam lo spaccio è legalizzato, come succederebbe qui se vincessero i sì”. E per questo invita il suo stesso leader a chiarire quale sia la linea del partito.

Mentre il democratico Felice Casson parla di “posizione strumentale da parte di Berlusconi”. E aggiunge: “Se avesse davvero voluto cambiare le cose, avrebbero potuto farlo tranquillamente in Parlamento. La verità è che il suo sostegno ai referendum deriva soltanto da interessi esclusivamente personali”.

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