Berlusconi e “l’arma” della piazza: grande manifestazione del Pdl a Milano il 3 ottobre

Pubblicato il 7 Settembre 2010 - 19:34 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Davanti al dissidente Fini, di fronte a una Lega sempre più forte che vuole le elezioni anticipate, di fronte ai sondaggi che lo danno in calo, Silvio Berlusconi ha deciso di provare e di forzare la piazza. Per parlare al “suo popolo”, come già sperimentato a piazza San Giovanni a Roma. E il premier, quindi, pensa a una grande manifestazione a Milano, il 3 ottobre, per parlare ai cittadini, spiegare i cinque punti su cui si misurerà la maggioranza e spiegare ‘le cose fatte dal governo fino a qui’.

Questa una delle decisioni che il premier ha preso con i suoi durante il vertice di maggioranza a palazzo Grazioli. Secondo quanto si è appreso il premier, in occasione della festa del Pdl che si terrà appunto il 6 ottobre nel capoluogo lombardo, interverrà personalmente e terrà un comizio.

Nelle prime ore del pomeriggio il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha convocato nella sua residenza-studio romana di palazzo Grazioli un vertice del Pdl per analizzare il momento politico a due giorni dal discorso di Fini a Mirabello e all’indomani dell’incontro, lunedì sera ad Arcore, con i vertici della Lega.

Bossi insiste: andremo da Napolitano a chiedere le dimissioni di Fini. Umberto Bossi, intanto, ha continuato a insistere e ha ribadito: chiederemo un incontro a Napolitano per chiedere le dimissioni di Gianfranco Fini. ”Sì, chiederemo l’incontro al presidente della Repubblica”, afferma il Senatur conversando con l’Ansa a Montecitorio. Sul momento per andarci, Bossi dice: “Aspetta, bisogna prima vedere quando siamo liberi io e Berlusconi. C’è un giro di telefonate”.

Il Senatur torna anche a spingere sull’acceleratore delle elezioni anticipate. ”Meglio andare subito al voto – dice – Stare nel pantano non sta bene. In questi giorni sapremo cosa fare dopo aver incontrato il presidente Napolitano”. Bossi apre anche alla possibilità di presentarsi nelle regioni meridionali. “In caso di voto anticipato la Lega si presenterà anche al Sud?”, chiedono i cronisti, e lui risponde: ”Non abbiamo deciso nulla. Tutto può essere”.