Bersani non ce la fa, tocca a Napolitano. Governo del presidente?

Pubblicato il 28 Marzo 2013 - 19:15| Aggiornato il 29 Marzo 2013 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  “L’esito delle consultazioni non è stato risolutivo”. E’ il segretario Generale del Quirinale Donato Marra ad annunciare quello che più o meno tutti si aspettavano: Pier Luigi Bersani non ce l’ha fatta. Sempre Marra annuncia che “Giorgio Napolitano prenderà senza indugio iniziative che gli consentiranno in prima persona nuove decisioni”. Tradotto: Napolitano prende direttamente in mano la situazione, inizia un nuovo giro di consultazioni. E lo fa a tempi record: via già venerdì mattina alle 11. Di fatto Napolitano archivia Bersani e studia un nuovo governo del presidente.

Per questo Napolitano marcia a tappe forzate. Il capo dello Stato riceverà alle 11 la delegazione del Pdl. Lo si apprende da fonti del Quirinale. Nel pomeriggio previsti incontri con Movimento cinque stelle (alle 16), Scelta civica (alle 17) e Partito democratico (alle 18,30).

Con un’incognita enorme: Napolitano dovrebbe assemblare un governo in grado di andare avanti senza di lui dopo appena qualche mese di vita. Una nuova formula Monti senza Monti e senza lo “scudo” Napolitano. Una strada strettissima.

Pier Luigi Bersani, non ce la fa ma neppure si arrende. Nel comunicato del Quirinale, infatti, non c’è traccia di una rinuncia formale del segretario del Pd. Ma nei 74 minuti di colloquio  non tutto deve essere stato sereno.

L’incontro con Napolitano, infatti, consegna alle telecamere un Bersani visibilmente scuro in volto che spiega: “A Napolitano ho descritto anche le difficoltà derivate da delle preclusioni o condizioni che non ho ritenuto accettabili”. Facilissimo cogliere il riferimento alle “preclusioni” del Movimento 5 Stelle e alle “condizioni” poste dal Pdl.

Bersani è arrivato al Quirinale alle 18 di giovedì pomeriggio. A Napolitano ha riferito l’esito delle sue consultazioni. Due giorni di incontri che, però, si sono conclusi con una serie di no. Bersani ha sbattuto contro il muro del Movimento 5 Stelle, ostile ad ogni ipotesi di appoggio al governo. E ha sbattuto contro il muro del Pdl che, per aprire ad un’ipotesi di governo, voleva garanzie sul nome da piazzare dopo Napolitano alla presidenza della Repubblica.

Bersani parla al Quirinale (foto LaPresse e Ansa)