Bertolaso: "A cena da Berlusconi mai viste escort"

Pubblicato il 5 Settembre 2011 - 16:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 5 SET – ''Anche oggi il quotidiano 'La Repubblica' mette in relazione il mio nome con imprenditori pugliesi al centro delle cronache giudiziarie per vicende a me del tutto estranee''. Cosi' l'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso replica al quotidiano che in un articolo dedicato alle inchieste della procura di Bari su Giampaolo Tarantini lo chiama in causa sostenendo che partecipo' ad alcune cene a casa del premier Berlusconi alle quali erano presenti diverse escort e affermando che fu sempre Bertolaso a ricevere un imprenditore vicino a Tarantini e a metterlo in contatto con Finmeccanica. ''E' vero – dice Bertolaso – che durante in mio incarico come capo della Protezione Civile sono stato ospite a cena del presidente del Consiglio, ma di commensali che Repubblica descrive come escort davvero non ne ho visti, a meno che famose attrici o imprenditori noti possano essere annoverati nella categoria suindicata''. Ed inoltre, prosegue, ''contrariamente a quanto scrive Repubblica, non 'indirizzai nessuno a Finmeccanica' e non mi occupai mai, dopo gli incontri avuti, del signor Intini, del signor Tarantini e delle loro attività''.

Per ''chiarire ulteriormente'', Bertolaso cita poi alcuni passaggi del comunicato che scrisse nel luglio del 2009, quando la vicenda usci' sui giornali. ''Ho incontrato Tarantini in due occasioni, durante le quali mi sono state descritte le attività delle aziende legate al gruppo 'Intini', il cui titolare ha partecipato agli incontri – diceva la nota del 2009 – Il signor Intini mi era peraltro già noto: nel maggio del 2007, infatti, fui presentato al signor Intini dal professor Francesco Boccia, allora capo Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali alla presidenza del Consiglio dei ministri sotto il governo Prodi, alla presenza del signor Roberto De Santis che si presentò come amico e collaboratore dell'allora ministro degli Esteri. Come tutti i funzionari dello Stato con incarichi di una qualche responsabilità ho avuto occasione di ricevere migliaia di rappresentanti delle aziende italiane interessati ad avere rapporti con un settore che ha dimostrato di saper fare e non solo di chiacchierare. Allora, come oggi, mi vennero presentati alcuni progetti che il gruppo Intini voleva sviluppare nel settore della protezione civile. Tuttavia, poiché si trattava di argomenti e iniziative non coerenti con le attività di competenza di questo settore, non vi fu alcun seguito agli incontri''. Pertanto, concludeva la nota, ''ne' durante il governo Prodi, né durante il governo Berlusconi, la Protezione Civile, ha mai ordinato né al signor Intini né al signor Tarantini l'acquisto di una matita, di un cerotto o di un estintore, al contrario, a quanto risulta, di quanto fatto da alcune strutture di stretta competenza regionale''. Si tratta di una ricostruzione, conclude oggi Bertolaso, ''vecchia di oltre due anni, che colma lacune e appiana dubbi e che dovrebbe essere esaustiva anche per i cronisti di Repubblica''.