Bossi mette a tacere Calderoli. Ma che Rai privata! Berlusconi ha tre reti, sarebbe un suicidio definitivo della democrazia

Calderoli e Bossi

Il leader della Lega Umberto Bossi prende le distanze dalla proposta  del ministro leghista Roberto Calderoli di privatizzare due canali della Rai, lasciandone uno solo al servizio pubblico.

“E’ un’idea di Calderoli” ha tagliato secco Bossi quando gli hanno chiesto cosa ne pensasse.

Probabilmente non è per l’amore di democrazia che certo lo anima ma sul quale è anche disposto a concessioni per compiacere il suo socio Berlusconi, a spingere Bossi alla difesa della Rai pubblica. Pù semplicemente Bossi e la Lega hanno appena cominciato ad assaporare l’elisir del potere che viene dala tv e l’idea di non avere a disposizione tre reti, ma solo una, da dividere con tutti gli altri, loha fatto semplicemente rabbrividire.

Poi c’è anche un ragionamento politico elementare. Berlusconi dispone di tre reti, e a questo punto sembra difficile che gliele possa togliere qualcuno. Berlusconi viene dalla Brianza e, per quanto signore, non è molto generoso in materia di spazi tv. Chiunque altro si troverebbe a contrastare Berluscini e le sue tre tv con una frazione di rete, in un condominio in cui comunque ha da dire ancora Berlusconi, che nel settore ha dimostrato di capirci qualcosa. Bossi sa bene che, oggi, le due reti privatizzate andrebbero a qualche amico di Berlusconi, che qualche insegnamento dovrebbe avere tratto dalla leggerezza con cui ha lasciato libero l’austro-americano Rupert Murdoch di prendere Telepiù e farci Sky.

Bossi invece si è detto favorevole a “diminuire i soldi che si buttano via per molti presentatori della Rai. Prendono un sacco di soldi”. Demagogia di bassa lega, ma di sicura presa sul popolo della Lega e non solo.

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