Bufale, il Quirinale non è un Pubblico Ufficio

di Silvia Cirocchi
Pubblicato il 15 Ottobre 2015 - 15:58| Aggiornato il 16 Marzo 2017 OLTRE 6 MESI FA
Bufale, il Quirinale non è un Pubblico Ufficio

Bufale, il Quirinale non è un Pubblico Ufficio

Bufale, il Quirinale non è un Pubblico Ufficio.

La viralità delle bufale sul web viaggia alla velocità della luce. Accade che una lettrice del blog di Beppe Grillo commenta un video relativo alle consultazioni così:

SCUSATE, PENSO SIA IMPORTANTE.

Ma se Berlusconi è interdetto dai pubblici uffici per un tempo deciso, visto che siamo dentro quel tempo,(http://www.ilpost.it/2013/10/19/berlusconi-condannato-interdizione-due-anni/);
mi chiedo:

Ma il QUIRINALE è diventato cosa?
Una sagrestia? Un postribolo? Una macelleria sociale?
Ma il Quirinale non è il pubblico ufficio di tutti i pubblici uffici?

Perché uno che non può più sedere in parlamento VA (ovvero può andare senza alcuno sdegno dei vari boldrins, giornalisti, politici frignoni) dal presdelrep per sbiascicare quattro sciocchezze?

Perché non gli è stata ancora tolta la “onoreficienza” di Cavaliere?

ma i votanti del P.D.(ue) (Piero Pelù docet),
SEL (Si Ergono i Lecchini), dormono o cosa?

Buonasera.
E si scatena l’inferno. Su Facebook inizia a circolare una foto che ritrae Berlusconi e Napolitano. “Berlusconi interdetto dai pubblici uffici sarà ricevuto da Napolitano alle consultazioni politiche. IL QUIRINALE E’ O NON E’ UN PUBBLICO UFFICIO?”

No. Non lo è. Il Quirinale è la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica, nulla a che vedere con un pubblico ufficio. Sino al 1870 fu la residenza estiva del Papa, per poi diventare palazzo reale dei Savoia. Con la proclamazione della Repubblica, avvenuta dopo il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, l’edificio divenne definitivamente la sede del Capo dello Stato, dal 15 maggio 2006 l’inquilino risponde al nome di Giorgio Napolitano.

Ora, appurato che il Quirinale non è un Pubblico Ufficio, spieghiamo un attimo cosa si intende per “interdizione dai Pubblici Uffici”

L’interdizione, secondo il codice penale italiano, priva il condannato del diritto di elettorato attivo e passivo, di ogni pubblico ufficio e di ogni incarico non obbligatorio di pubblico servizio, della qualità di tutore o di curatore, dei gradi e delle dignità accademiche nonché della possibilità di esserne insignito.

Il che è ben diverso dall’entrare fisicamente in un Pubblico Ufficio. Anche perchè, secondo la logica del commento pubblicato sul blog di Grillo, Berlusconi non potrebbe entrare nemmeno all’Ufficio Postale!