Buitoni, Dellai, Pezzotta, Serra…: i montiani con Ambrosoli in Lombardia

Pubblicato il 10 Febbraio 2013 - 10:40| Aggiornato il 14 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA
MILANO – Con Mario Monti in Parlamento, con Umberto Ambrosoli in Lombardia. Non solo Ilaria Borletti Buitoni: la “fuga dei montiani” verso Ambrosoli candidato alla presidenza della Regione per il dopo Roberto Formigoni vede molti nomi più o meno noti tra le sue fila.
 
Il sì al cosiddetto “voto disgiunto”, cioè un voto per Ambrosoli (candidato Pd) per la Lombardia e uno per Lista Civica di Mario Monti al Senato e alla Camera, è stato lanciato dalla Borletti Buitoni e seguito, tra gli altri, da Lorenzo Dellai, capolista della lista Monti alla Camera in Trentino, e i candidati a Montecitorio Alessandro Soncino, Gregorio Gitti, Milena Santerini ed Emanuela Baio.
 
Ma tra i sostenitori di Ambrosoli, e non del candidato ufficialmente appoggiato da Monti, Gabriele Albertini, secondo quanto scrive Repubblica ci sono anche molti ex Udc che hanno lasciato il partito di PIerferdinando Casini proprio per non appoggiare Albertini.
 
Tra gli esponenti del “Centro popolare lombardo” di Enrico Marcora pro Ambrosoli ci sono Roberto Mazzotta, l’ex Idv Franco Spada, il repubblicano Giorgio La Malfa, Ombretta Fumagalli Carulli, la finiana di ferro Maria Ilda Germontani, l’ex Pd Achille Serra e l’ex sindacalista cattolico Savino Pezzotta.
 
Proprio Pezzotta ha spiegato all’assemblea del Centro popolare lombardo: “Monti ha sbagliato ad appoggiare Albertini. Perché Albertini è un candidato a perdere e il voto disgiunto è una necessità per la Lombardia e per l’Italia”.