Affitti, mense e corsi di lingua: i deputati costano alla Camera 138 milioni

Pubblicato il 24 Marzo 2010 - 15:22 OLTRE 6 MESI FA

Nel 2010 la Camera dei Deputati dovrebbe spendere circa 138 milioni di euro per sostenere i “lussi” dei deputati. Sono queste le previsioni di spesa di Montecitorio per l’anno in corso: i dati sono stati pubblicati online dai Radicali, dopo aver incassato l’autorizzazione del presidente della Camera Gianfranco Fini.

Le spese contemplano ad esempio gli affitti, la manutenzione delle aree fumatori, ma anche collaborazioni, contratti e consulenze. Nell’elenco pubblicato su Internet ci sono anche i nomi dei consulenti e delle ditte fornitrici di beni e servizi.

Ecco quali sono le spese che la Camera affronterà nel 2010.

Affitti – Tra queste spese, spiccano i 46,5 milioni per la l’affitto dei quattro Palazzi Marini a un unico fornitore, la Milano 90 srl. A questi vanno aggiunti più di due milioni tra l’affitto di via Uffici del Vicario e quello dei depositi di Castelnuovo di Porto, oltre che capitoli come 1,360 euro per la “servitù” di passaggio a via di Campo Marzio 84.

Auto e moto – La voce relativa ai posti auto e moto costa alla Camera ben 1 milione e 600 mila euro. A questi vanno aggiunti 557 mila euro di “noleggio a lungo termine auto” (anche con conducente, per 200 mila euro). Poi ci sono 110 mila euro destinati a carburanti e lubrificanti o ancora 21 mila euro per la “manutenzione dei dissuasori”.

Ristorazione e caffè – Ristoranti e mense costeranno oltre 6 milioni e mezzo di euro. Anche qui tra i fornitori c’è la Milano 90 srl. Il servizio di catering costa invece 150 mila euro. Mentre 70 mila euro vanno alla “fornitura di macchine da caffè e materiali di consumo”.

Divise – Oltre mezzo milione di euro se ne va per la fornitura delle divise e delle camicie dei commessi e per il servizio di lavanderia, che invece costa 20 mila euro.

Monitoraggio aree fumatori – L’Istituto Superiore di Sanità percepisce 48 mila euro per il “monitoraggio della funzionalità e dell’adeguatezza normativa delle aree attrezzate per fumatori” della Camera.

Manutenzione parco orologi – Far funzionare il “parco orologi”, una collezione di apparecchi antichi e nuovi, costa a Montecitorio 23.600 euro.

Servizi ai deputati e controllo plichi – Solo per la voce “corsi di lingua straniera per deputati” vengono versati 300 mila euro alla Capturator srl, alla Elea Spa, all’Istituto di cultura e lingua russa e alla Training scuola di lingue Company servicies sas. Ma anche i dipendenti possono accedere a corsi di lingua per un totale di spesa di 290 mila euro. Per il controllo dei plichi destinati alla Camera, Montecitorio paga alle Poste Italiane 37.184 euro.

Agendine, calendari e buste – Quasi 700 mila euro se ne andranno tra la fornitura di agende e agendine (400 mila euro) e la “somministrazione di cartoncini, carte e buste personalizzate” (292 mila). Altri 163 mila euro vanno via per la “fornitura di prodotti per piccole pulizie e materiale di consumo in carta e cartone”.

Voto elettronico – Quasi 180 mila euro vengono spesi dalla Camera per l’assistenza “per la conduzione in Aula del sistema elettronico di voto”.

Canale satellitare Camera – Per trasmettere le sedute della Camera vengono pagati 395 mila euro alla Rai way Spa.