Cancellieri, M5S ricorda il caso di Valeria Grasso: “A lei non rispose”

Anna Maria Cancellieri
Anna Maria Cancellieri

ROMA – Un caso ‘Cancellieri’ ma alla rovescia. Il Movimento 5 Stelle porta alla luce il caso di Valeria Grasso, imprenditrice ‘testimone’ che ha denunciato e fatto condannare una delle famiglie mafiose più potenti di Palermo. Scrisse alla Cancellieri nel 2012, quando ricopriva la carica di ministro dell’Interno, ma non ricevette alcuna risposta. Ecco cosa scrivono i grillini nel loro appello:

“Correva l’anno 2012 quando scrisse ad una donna che le appariva forte, sicura e capace. Immaginava che lei potesse capirla, sostenerla, anche solo con una parola, uno sguardo. Farla sentire meno sola. Ma l’allora ministro dell’Interno – un nome a caso – Cancellieri, non le rispose mai” scrivono i parlamentari M5s sul loro blog dove aggiungono: “gli ‘atti di umanità’, come quello per la signora Ligresti non erano ancora di moda o forse Valeria non aveva un cognome abbastanza importante”. “Quante Valeria ci sono in Italia? Di quanti cittadini con le spalle al muro per aver fatto il loro dovere civile non sappiamo niente?” si legge ancora nella ‘denuncia’ dei Cinque Stelle.

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