Caos liste nel Lazio: Bossi vuole un decreto, la Polverini in piazza e ipotesi slittamento

Pubblicato il 4 Marzo 2010 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA

Lo stop alle liste del centrodestra in Lazio e Lombardia resta al centro della giornata politica. Con il Pdl che grida all’attentato alla democrazia e si appella al Tar si fa strada anche l’ipotesi di un rinvio elettorale. E Bossi butta là la soluzione da ultima spiaggia: «E’ possibile che il governo emani un decreto per rimediare al caos dell’esclusione delle liste alle Regionali rinviando il voto». Il ministro delle Riforme si riserva una decisione non prima di aver conferito con Berlusconi: «Vediamo dopo l’incontro», spiega alla buvette della Camera.

E a chi gli domanda se ci sarà un decreto risponde: «Per forza, cosa vuoi fare? E’ una cosa urgente, credo che si farà un decreto».

Oggi, 4 marzo, a piazza Farnese a Roma, Renata Polverini riunirà i fedelissimi. Avrebbe dovuto esserci anche Silvio Berlusconi ma le ultime indiscrezioni vanno in direzione contraria. Quello che è certo, invece, è la convocazione, alle 15.30, della riunione dell’ufficio di presidenza del partito per fare il punto sulla questione liste.

Di sicuro in piazza non andrà Gianfranco Fini. “Il presidente della Camera non partecipa a comizi elettorali” taglia corto il portavoce. Fini, invece, potrebbe partecipare alla riunione dei parlamentari del Pdl del Lazio all’hotel Excelsior di Roma alle 19. Nonostante i problemi, comunque, la Polverini non perde la speranza: “Per la questione del listino regionale, lo ripeto, sono assolutamente ottimista”.

Un ottimismo che però potrebbe non bastare. Ecco allora che da alcuni settori del Pdl comincia a profilarsi l’ipotesi di far slittare le elezioni. Farle oggi, dice il sindaco di Roma Gianni Alemanno, sarebbe un danno: “Credo sia un problema, non solo del centrodestra ma anche del centrosinistra perchè ci si deve porre il problema di far sì che queste elezioni diano a tutti la possibilità di esprimersi”.

Quanto alla vicenda delle liste elettorali del centrodestra per le regionali in Lazio e Lombardia non ammesse alla competizione per irregolarità o mancata presentazione entro i termini, una delle ipotesi in campo è quella  del rinvio delle consultazioni nelle due regioni e di un loro accorpamento, in presenza di un accordo bipartisan, con l’elezione del sindaco di Bologna, che così non si terrebbe più tra un anno, come aveva chiesto il centrosinistra. Ipotesi che Antonio Di Pietro vede come il fumo negli occhi: “Basta con le leggi ad personam. Aspettiamo la decisione dei magistrati senza fare da sponda a chi vuole piegare la legge a uso e consumo proprio”.

Sul fronte dei ricorsi, il Pdl del Lazio presenterà, venerdì mattina, il ricorso contro l’esclusione della lista provinciale. Nel pomeriggio di oggi, poi, è atteso il verdetto sul listino della Polverini. Se dalla Corte d’appello dovesse arrivare un nuovo stop, anche sul listino si andrebbe davanti al giudice amministrativo.