Polemica a Chioggia, assessore vuole ricordare con una lapide il bisnonno fascista

Pubblicato il 18 Maggio 2010 - 18:34 OLTRE 6 MESI FA

Nicola Boscolo Pecchie

Una lapide per ricordare due gerarchi fascisti uccisi dai partigiani. E’ l’ipotesi avanzata dall’assessore alla Cultura di Chioggia, Nicola Boscolo Pecchie, Pdl, e che ha già creato polemiche tra i consiglieri dell’opposizione e l’Anpi, l’associazione nazionale partigiani.

Per Pecchie non si tratta solo di ricordare due gerarchi, ma anche il suo bisnonno. I due fascisti in questione sono Gennaro Boscolo Marchi (il parente dell’assessore) e Mario Manlio. I due furono impiccati il 22 maggio 1945 dai partigiani:  uccisi in maniera brutale, come ricorda anche Giampaolo Pansa nel suo libro “Il sangue dei vinti”.

La proposta di una lapide in ricordo delle “vittime delle violenze del 22 maggio 1945” era stata inserita in una delibera quadro che assegna a luoghi della città privi di toponomastica i nomi di personaggi o di ricorrenze meritevoli di ricordo. E così, dopo aver ricordato i partigiani nell’intitolazione di un giardino della città, ora tocca ai due gerarchi fascsiti, perchè, secondo Pecchie, si tratta di un atto di “riappacificazione nazionale”.

“Una proposta semplicemente irricevibile” ha commentato il segretario del Pd Pino Penzo, perplessità anche dall’anima più centrista del Popolo della Libertà: “Stiamo forzando troppo la mano” dice Brunetto Mantovan.