D’Alema: “Sbagliammo a cavalcare antipolitica, più bravo Berlusconi”

Pubblicato il 10 Novembre 2009 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA

Massimo D'Alema

Massimo D’Alema ammette che all’epoca di Tangentopoli Berlusconi fu più abile ad accaparrarsi la fiducia degli elettori: «Facemmo l’errore di illuderci che cavalcando l’ondata dell’antipolitica saremmo andati al potere – afferma l’esponente del Pd – senza capire che c’era qualcuno più attrezzato di noi e infatti vinse lui».

D’Alema, che era a Roma per un convegno dedicato alla caduta del Muro di Berlino, ha risposto a Cicchitto che aveva sostenuto come il Pci abbia volutamente distrutto Dc e Psi attraverso le inchieste giudiziarie.

«Non ci fu nessuna Spectre, non ci fu nessun complottone – tuona l’ex premier – A Botteghe Oscure non manovravamo Di Pietro e Borrelli, non avevamo il potere di gestire la distruzione degli altri partiti, anche noi eravamo deboli, presi dal nostro psicodramma collettivo della trasformazione del partito» e, ricorda «anche noi vivevamo gli avvisi di garanzia con trepidazione, il tesoriere del partito, Stefanini, morì di crepacuore».