Decreto Genova approvato, è legge. Toninelli alza il pugno, bagarre al Senato

Decreto Genova approvato, è legge. Toninelli alza il pugno, bagarre al Senato
Decreto Genova approvato, è legge. Toninelli alza il pugno, bagarre al Senato

ROMA – A tre mesi dal crollo del ponte Morandi, è legge il decreto su Genova e altre emergenze. Il testo è stato approvato dal Senato con 167 voti favorevoli, 49 contrari e 53 astensioni. Il provvedimento era passato alla Camera il primo novembre, dopo una seduta notturna.

Il voto è stato accompagnato da una coda polemica con la presidente del Senato Casellati costretta a sospendere la seduta. Bersaglio delle critiche dell’opposizione il ministro delle Infrastrutture Toninelli. La Casellati ha bacchettato sia i senatori Pd che agitavano fascicioli del decreto, sia i banchi del Governo.

“Mi dicono che abbia gesticolato in maniera non troppo commendevole per un ministro. Devo riprendere alcuni atteggiamenti che non sono commendevoli, che non possono essere riprodotti in quest’Aula, per il rispetto delle Istituzioni e la dignità di quest’Aula”, così la Casellati ha censurato il comportamento di Toninelli, reo di un entusiasmo sopra le righe.

Ad accusare Toninelli la capogruppo di Fi, Anna Maria Bernini, che ha contestato l’esponente del governo per “aver sollevato il pugno durante la votazione, parlato al telefonino e masticato la gomma americana durante le dichiarazioni di voto. Non le permetteremo più di venire in quest’Aula agitando i pugni”. 

Non era in Aula il senatore M5s Gregorio De Falco quando il decreto Genova è andato in votazione. Il senatore, intercettato fuori dall’Aula, ha mostrato sorpresa alla notizia dell’avvenuta votazione: “Hanno votato? Ma la seduta non era sospesa?”, ha affermato correndo verso l’Aula.

A seguire il video della Casellati che sospende la seduta (Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev) 

 

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