Elezioni, il primo sconfitto è l’astensionismo. A chi sono andati questi voti in più? Storia dice…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Marzo 2018 - 21:25 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni, il primo sconfitto è l'astensionismo. Ma a chi sono andati questi voti in più? La storia dice...

Elezioni, il primo sconfitto è l’astensionismo. Ma a chi sono andati questi voti in più? La storia dice…

ROMA – Il primo sconfitto a queste elezioni politiche è sicuramente l’astensionismo. Alle 19 infatti ha votato il 58% degli italiani, alle 23, a chiusura dei seggi, dovrebbe essere sopra il 70%. Al referendum del dicembre 2016 l’affluenza totale fu del 65%. Un dato, quello relativo all’affluenza, come non si vedeva da tempo. Nel 2013 alla stessa ora (le 19) l’affluenza era stata del 46,6%. Ma per chi ha votato questo 12% in più? La storia ci insegna che quando l’affluenza cresce è per una disaffezione al governo precedente, quindi i voti degli indecisi o di chi si sarebbe astenuto, vanno per qualcuno che non sia del governo uscente. Un voto di non riconferma insomma.

Nel dettaglio, superiore alla media l’affluenza nei comuni del Veneto (65,58%) e dell’Emilia Romagna (63,98%); in Calabria e in Sicilia, invece, i dati più bassi con una partecipazione di poco superiore al 47%. Difficile comunque un confronto con le precedenti politiche, quelle 2013, perché allora si votò anche il lunedì mattina: alla stessa ora era andato alle urne il 46,8%% degli elettori per la Camera. Alle 12 oggi l’affluenza registrata è stata pari al 19,38%. Nelle passate elezioni politiche del 24 febbraio 2013 alle ore 12 aveva votato il 14,9% degli aventi diritto (8.092 Comuni).

Per quanto riguarda le regionali nel Lazio alle 19 ha votato il 50,89%, mentre la Lombardia è al 59,24%. Alle 12 nel Lazio aveva votato il 17,38% degli aventi diritto. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora era andato alle urne il 12,87% degli elettori. In Lombardia alle 12 aveva votato il 19,92%. Tra le Regioni, l’affluenza più alta si è registrata in Umbria (64,86%) e Veneto (64,59%), Emilia Romagna il 65,99%. In Abruzzo ha votato il 61,29 degli aventi diritto; in Basilicata il 53,12%; in Calabria il 49,53%; in Campania il 52,55%; in Liguria il 61,04%; in Lombardia il 62,40%; nelle Marche il 62,22%; in Molise il 56,49%; in Piemonte il 61,88%; in Puglia il 53,58%; in Sardegna il 52,34%; in Sicilia il 47,06%; in Toscana il 63,88%; in Trentino Alto Adige il 60,57%.