Elezioni: a Cagliari RobertA diventa RobertO, candidata al senato cambia sesso sulla scheda elettorale

Una candidata della Lega a Cagliari si è vista cambiare di sesso sulla scheda elettorale. E’ diventata robertO, ma lei è RobertA. Sono sempre io, precisa con un post su Facebook

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 25 Settembre 2022 - 21:05| Aggiornato il 26 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni 2022 Cagliari

Elezioni: a Cagliari RobertA diventa RobertO, candidata al senato cambia sesso sulla scheda elettorale

A Cagliari, nel plurinominale per il Senato, il nome di una candidata della Lega è diventato Robert0 invece di RobertA. Questo l’errore sulla scheda elettorale. Nel cartellone affisso nei seggi elettorali delle scuole, invece, il nome è stato stampato correttamente. La candidata Roberta Loi ha spiegato su Facebook che è sempre lei e che si tratta della stessa persona. L’errore tuttavia potrebbe non avere molto peso, dato che nel suo caso la preferenza va espressa soltanto barrando il simbolo del partito, e non il nome.

Nomi maschili e nomi femminili nei registri elettorali, divisione da superare per Monica Cirinnà

E a proposito di nomi femminili e maschili, per Monica Cirinnà la divisione dei registri elettorali per maschi e femmine va superata.

“È un ostacolo all’esercizio del voto delle persone trans e non binarie” ha detto la senatrice su Facebook . Si potrebbero, invece, dividere elettrici ed elettori in ordine alfabetico in base al cognome. Come succede altrove. Nessuno dovrebbe sentirsi discriminato, mai. Soprattutto quando esercita un diritto fondamentale come votare.” ha detto.

Per il partito Gay la divisione per generi è anacronistica e le persone non binarie sono a rischio voto

“I libretti per le registrazioni, fatti dal Ministero degli Interni, sono divisi in uomini e donne,  dice su Facebook il portavoce del partito Gay Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay – Solidale Ambientalista Liberale – LGBT+.

A differenza delle elezioni di giugno in cui abbiamo evidenziato che erano anche in rosa e blu, questa volta li hanno fatti bianchi. Ma le liste sono sempre divise per genere.

Pertanto l’attuale accesso ai seggi elettorali non tiene conto della complessità delle persone transgender.”

Migliaia di persone che non hanno documenti conformi alla propria identità

“Migliaia di persone aventi diritto al voto- continua Marrazzo- in questo momento in Italia non sono in possesso di documenti conformi alla propria identità.

La pubblicazione degli elenchi e dei registri divisi per sesso, oltre essere anacronistici, pongono l’attenzione su un grande tema che avevamo sollevato anche per le scorse elezioni: costringere le persone trans e non binarie a fare coming out in ambienti non idonei.

Esponendole di fatto alla possibilità di diventare un facile bersaglio di violenza e discriminazione (per la propria identità di genere).

Parliamo di una popolazione tra le 100 e le 200 mila persone coinvolte che anche a queste elezioni non parteciperanno in gran parte”