Comunali: Tar Lazio dà ragione ai Sindaci, non si vota a Casal di Principe e Maddaloni

Pubblicato il 18 Marzo 2010 - 13:47 OLTRE 6 MESI FA

Sono “fondate” le censure che i sindaci di Casal di Principe e Maddaloni hanno segnalato al Tar del Lazio per contestare il decreto prefettizio che ha indetto le elezioni per il 28 e 29 marzo prossimi nelle due città campane. C’é questo alla base della sentenza con la quale i giudici amministrativi hanno ieri accolto i ricorsi dagli ex sindaci di Casal di Principe, Cristiano Cipriano, e di Maddaloni, Michele Farina, rimossi il 31 dicembre scorso con un decreto del presidente della Repubblica, su proposta del sottosegretario Guido Bertolaso, per la mancata rimozione dei rifiuti nelle loro città nel periodo della cosiddetta «emergenza-rifiuti» in Campania.

I due sindaci erano stati riammessi nelle loro funzioni dallo stesso Tar l’11 marzo scorso; e adesso, i giudici amministrativi hanno disposto che nei due centri non si vada al voto.

Per il Tar il decreto presidenziale del 31 dicembre scorso «costituisce il presupposto unico e indefettibile – si legge nella sentenza – del successivo provvedimento impugnato», ovvero il decreto prefettizio di convocazione per il 28 e 29 marzo (e per l’eventuale turno di ballottaggio, i giorni 11 e 12 aprile) delle elezioni. Da ciò il fatto che, avendo la I sezione dello stesso Tar annullato il decreto presidenziale di rimozione, la successiva convocazione delle elezioni amministrative produce «un effetto invalidante» della decisione del prefetto «atteso il rilevante nesso» esistente tra i due provvedimenti.