Roma, la Comunità di Sant’Egidio contro Alemanno: “Non sa gestire l’emergenza rom”

Pubblicato il 21 Aprile 2011 - 16:54 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Comunità di Sant’Egidio critica il sindaco Gianni Alemanno per la gestione dell’emergenza rom: ”Stupore, preoccupazione e disappunto per le recenti scelte dell’Amministrazione di Roma Capitale nei confronti dei rom e dei profughi giunti in questi giorni dal Nord Africa”.

Nella nota diramata la Comunità di Sant’Egidio ricordando che tutto ciò si sta svolgendo ”nel cuore della Settimana Santa che precede la Pasqua, alla vigilia della beatificazione di Giovanni Paolo II”. Secondo la Comunita’ di Sant’Egidio, ”non si intravede una ‘politica’ e di certo una politica di accoglienza e umanità, all’altezza del ruolo di Roma e delle sue responsabilità nazionali e internazionali. Molti rom sono stati sgomberati nelle ultime settimane e in questi giorni senza alternative (se non la proposta di dividere le famiglie) e sugli immigrati ci si è affrettati in più occasioni, non solo a mezzo stampa, ma nelle riunioni operative, a puntualizzare che ‘a Roma non devono venire’. Come cristiani e come cittadini crediamo che questo non possa essere il volto di Roma. E’ un segnale grave, di assenza di idee, di incapacità di visione, di errato messaggio inviato alla cittadinanza, che incoraggia chiusura e durezza immotivate”.

La Comunità di Sant’Egidio chiede, tra l’altro, di interrompere gli sgomberi di rom senza un’alternativa e di gestire la situazione degli immigrati nordafricani, tenendo conto del contesto nazionale ed internazionale e che si tratta di profughi con regolare permesso di soggiorno, e di dotare la città di Roma (e il contesto metropolitano e regionale) di Centri transitori di accoglienza.

Alemanno ha replicato: “Comprendo le motivazioni umane e la sensibilità della Comunità di Sant’Egidio, ma ritengo lontane dalla realtà le loro valutazioni sulla nostra azione nei confronti degli immigrati e dei nomadi presenti a Roma”.