Frattini sui rilievi di Napolitano: “Anche il governo Prodi faceva così”

Franco Frattini

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, in un’intervista alla Stampa prova a giustificare il comportamento della maggioranza in risposta ai rilievi sollevati dal capo dello stato Giorgio Napolitano al decreto incentivi sull’eccessivo ricorso alle fiducie e ai maxiemendamenti. Quella di Frattini è una risposta che ha il sapore del “così fan tutti” visto che l’unica cosa che il ministro riesce a dire è: “Anche il governo Prodi faceva spesso ricorso ai maxiemendamenti non sempre omogenei”. Poi interrogato sulla manovra economica assicura: “Avrà la faccia di Silvio Berlusconi e non di Giulio Tremonti”.

Spiega Frattini: come ai tempi di Romano Prodi, “anche oggi il nostro governo si trova di fronte alla necessità di trovare una soluzione di fronte alle centinaia di emendamenti che presenta l’opposizione”. E dunque, osserva, “se ci fosse un’ opposizione costruttiva non ci sarebbe bisogno né di maxiemendamenti, né di fiducie”. Tradotto il ragionamento però porta a pensare che nemmeno allora, quando il centrosinistra era al governo e l’attuale maggioranza di cui Frattini fa parte era all’opposizione, ci fosse un’opposizione costruttiva.

Parlando poi della manovra in arrivo, il titolare della Farnesina precisa: “Chi pensa di fare una manovra di stampo leghista se lo tolga dalla testa. Anche perché il federalismo fiscale non ha bisogno di un tesoretto da ricavare dai provvedimenti economici in discussione: il federalismo non costa, anzi fa risparmiare”.

Per quanto riguarda il ddl sulle intercettazioni, Frattini afferma di non aver “mai” sentito parlare di fiducia dal presidente del Consiglio, mentre all’ osservazione che con il ddl molte notizie non saranno pubblicate replica: “Non accetto la logica secondo cui il fine giustifica i mezzi”.

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