Futuro e libertà. Fini battezza il nuovo partito

Pubblicato il 10 Febbraio 2011 - 20:18 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini

A Milano, domani 11 febbraio, è  il giorno del battesimo di ‘Futuro e Libertà per l’Italia’ come partito: l’ultima sfida nei confronti di Silvio Berlusconi ma soprattutto l’occasione per convincere gli italiani della validita’ del ‘progetto Italia’.

Sono questi i due binari su cui viaggia il treno di Fli, carico di ambizioni e speranze, ma forse appesantito da quella adesione al Terzo Polo che più di qualche militante guarda con sospetto. Gianfranco Fini dovrà sciogliere anche questi nodi davanti alla sua gente che lo attende alla Fiera di Milano a Rho per acclamarlo come presidente del partito.

Una carica dalla quale si sospendera’, subito dopo la proclamazione, per non dare adito ai suoi detrattori del Pdl di rinnovare il mantra della richiesta di dimissioni dall’incarico di presidente della Camera. Fini mira a rinverdire il successo della convention dello scorso novembre a Bastia Umbra, quando dal palco chiese le dimissioni di Berlusconi da premier; ma questa volta il suo intervento, seppur sempre critico nei confronti dell’esecutivo, avra’ venature maggiormente propositive: ”Il progetto di riforme che cambino profondamente il volto del nostro Paese”.

E’ il ‘Progetto di Italia per il 2020’ che, alla vigilia della convention milanese, il leader di Fli lancia su Charta Minuta, il bimestrale di Farefuturo: ”Occorre passare dalle enunciazioni ai fatti non in nome della ormai frustra retorica del ‘fare’ – spiega la terza Carica dello Stato, ironizzando sul ‘governo del fare’ berlusconiano – ma sulla base di una grande idea dell’Italia prossima ventura”.

Fini rilancia la necessità di una riforma fiscale a vantaggio di famiglie e imprese, ”cominciando a lavorare per una riforma tributaria all’insegna della riduzione e della rimodulazione delle aliquote”. ”Occorre – rimarca – riscrivere subito l’agenda della politica e fissare gli appuntamenti chiave, quelli piu’ urgenti”. Per Fini, ”da molto tempo la politica pare ripiegata su se stessa mentre l’agenda degli interventi strutturali per far ripartire un’Italia immobile, stanca e sfiduciata continua a essere desolatamente vuota”. E’ questo il vuoto che Fli vuole riempire. Milano sara’ il primo passo. Al congresso fondativo di Milano sono già iscritti più di 7500 militanti, ma ampio spazio dagli organizzatori e’ stato riservato anche ai collegamenti tramite internet. Via web, ad esempio, sarà possibile partecipare alle elezioni.

Il programma prevede che ad aprire i lavori venerdi’ sia il presidente onorario Mirko Tremaglia con Chiara Moroni; tocchera’ poi al coordinatore Adolfo Urso ed ai capigruppo di Camera e Senato, Italo Bocchino e Pasquale Viespoli. Sabato spazio al dibattito e insediamento delle sei Commissioni tematiche: Cultura, Innovazione, Ambiente, Welfare, Sviluppo e Legalita’. In serata e’ probabile che Gianfranco Fini saluti i partecipanti all’Assemblea. Domenica, il momento clou con l’elezione di Gianfranco Fini a presidente ed il suo intervento conclusivo con la nascita ufficiale del partito. Tra le curiosita’ va annoverato il ‘reclutamento’ dell’ex chef dalemiano Gianfranco Vissani per le cene di venerdi’ e sabato.