Gheddafi a Roma, Frattini: “Il Colonnello ci apre le porte dell’Africa”

Pubblicato il 2 Settembre 2010 - 08:38 OLTRE 6 MESI FA

”I rapporti che ha l’Italia con la Libia non ce li ha nessuno”. Ne è convinto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervistato da La Stampa. Il ministro aggiunge che ”in Italia c’è un atteggiamento da colonialismo di ritorno e invece Gheddafi è un leader arabo – aggiunge – . E va in giro per l’Africa a dire che l’Italia è l’unico Paese che ha superato il colonialismo”. E questo, secondo il capo della Farnesina, ”aprirebbe le porte dell’Africa”.

Sulla questione dei diritti umani, secondo Frattini, ”puntando il dito contro la Libia non si ottiene nulla” e poi il ministro si dice sorpreso delle critiche piovute anche dal centrodestra. ”Nel centrodestra c’è gente – afferma – che non capisce la politica internazionale. Come è possibile esserci battuti tutti, anche Maurizio Lupi e Mario Mauro per le redici cristiane dell’Europa e poi arrivare a farsi spaventare da una battuta, certamente folcloristica e provocatoria? Io non mi sono impressionato per niente”.

Rispetto al tema dell’immigrazione, secondo il ministro ”l’Africa è una bomba demografica e’ impensabile che il Maghreb si metta a fare il gendarme per conto dell’Europa che agli occhi delle loro pubbliche opinioni è ricca ed egoista. Occorrono fondi per lo sviluppo dell’Africa sahariana e 5 miliardi sono pure pochi”. Frattini, poi, torna sulla mancata informazione al Quirinale spiegando che la visita di Gheddafi ”non era a noi, era ad altri” ma ”d’ora in avanti la Farnesina informerà sempre il Capo dello Stato, col quale ho parlato martedì sera scusandomi”.

Su altri fronti, come quello afgano, il ministro si augura che ”i risultati siano come in Iraq, positivi per la governance”, sebbene ci sia un vuoto politico da mesi. ”L’instabilità politica irachena è un problema politico – conclude Frattini – ci sono 14 partiti che rispondono a 7 etnie diverse. Un po’ come l’Italia prima di Berlusconi, Prodi governava con 10 partiti come Al Maliki”.