Gianfranco Fini: “Berlusconi non è finito. Con Alfano? Convivenza difficile”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2013 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA
Gianfranco Fini: berlusconi non è finito

Gianfranco Fini (LAPRESSE)

ROMA – ‘‘Berlusconi non è affatto finito. Ha ancora un vasto consenso, nel Paese e nel suo partito”. Ne è convinto l’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, che in un’intervista al Corriere della Sera, fa analisi critica, alla vigilia dell’uscita del suo libro Il Ventennio in cui ripercorre la storia più recente del centrodestra e i rapporti politici con Silvio Berlusconi.

Berlusconi non mente; rimuove. E’ del tutto incapace di ammettere un errore. Ha bisogno di convincersi che le cose siano andate esattamente come dice lui, altrimenti non riuscirebbe a convincere gli altri”, dice Fini. Su Angelino Alfano, ”Berlusconi lo scelse non come segretario di partito, ma come suo segretario particolare. Ora ha dimostrato di avere il ‘quid’, ma per lui non sarà facile restare diversamente berlusconiano”, spiega l’ex presidente di An e poi fondatore di Fli.

Quanto all’ipotesi di scissione, ”temo che non sia possibile convivere nello stesso partito con Berlusconi esprimendo una posizione diversa. Oggi lui è più debole, ma continua a voler comandare il Pdl come faceva a Mediaset o al Milan. Se decadrà da senatore, griderà che non si può restare al governo con i propri carnefici”.

Parlando dei cosiddetti colonnelli di An, ”da Gasparri non mi aspettavo nulla. Di Matteoli sapevo che era sempre stato filogovernativo, in sintonia con la leadership del momento. Alemanno non batté ciglio. Il silenzio di Giorgia Meloni mi confermò che si può essere giovani all’anagrafe ma prudenti e tattici come Matusalemme”, commenta Fini. ”Da La Russa però mi aspettavo di più. Eravamo amici da trent’anni. Ricordo il dolore che mi diede quando si piegò al diktat sulla mia espulsione”.

In tema immigrazione, la legge Bossi-Fini ”oggi può essere ammodernata, ma credo che l’impianto resti valido, a cominciare dal principio fondamentale: a parte gli studenti, ha diritto al permesso di soggiorno l’immigrato che lavora e ha un reddito”, evidenzia. Quanto al proprio futuro, ”quarant’anni di politica non si dimenticano”, rileva Fini, Non voglio smettere: la farò in modo diverso. Una stagione si è chiusa”.