“Sono porci questi romani”, il Pd: mozione di sfiducia contro Bossi. Il Senatur: “Solo una battuta, vi sentite in colpa?”

Pubblicato il 27 Settembre 2010 - 18:26| Aggiornato il 28 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

Il ministro leghista Umberto Bossi ha detto “i romani sono tutti porci”, montano le polemiche e tra gli altri a rispondergli è il capitano della Roma, Francesco Totti che dice: ”Ammiro Bossi per la sua personalità, spero che ne dia prova facendo questi bei discorsi su Roma e i romani anche davanti al Colosseo o sotto la Curva Sud”.

Il Pd, intanto, ha annunciato una mozione di sfiducia nei confronti di Bossi. Il leader della Lega aveva suscitato polemiche parlando ieri nel corso di un’iniziativa a Lazzate a proposito dell’ipotesi di spostare il Gran Premio di Formula Uno da Monza nella capitale: “I romani se lo possono dimenticare, Monza non si tocca e a Roma possono correre con le bighe”. Non solo:”Basta con Senatus Populusque Romanus, “il Senato e il popolo romano”, io dico ‘sono porci questi romani'”. Le reazioni non si sono fatte attendre, da sinistra ma anche da destra.

Nella serata di lunedì arriva la risposta di Bossi all’annunciata mozione di sfiducia: ”La mia era una battuta, una battuta alla Asterix, ma dalle reazioni che vedo in queste ore mi viene da pensare che a Roma si sentano in colpa”.”Del resto al nord hanno portato via prima l’aeroporto di Malpensa e adesso vogliono prenderci anche il Gran Premio di Monza. Il Giro d’Italia non arriva più a Milano, a Venezia hanno impedito di avere le Olimpiadi”. ”Mettiamo insieme tutte queste cose – ha aggiunto il ministro delle Riforme – e si capisce che il nord non può amare Roma”. ”E in ogni caso – ha concluso Bossi – tutti sanno che io non ce l’ho mai avuta con il popolo romano, ma ce l’ho con Roma apparato che ruba la libertà e la ricchezza a chi la produce”.

In giornata molti hanno preso le distanze dalle parole di Bossi. La sortita infatti non è piaciuta né al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, né al presidente della Regione Lazio Renata Polverini.

Secondo Alemanno “questa volta Bossi ha veramente superato il segno. Non solo ha insultato la Roma di oggi, ma anche quella del passato rispolverando una vecchia battuta da fumetto”. “Oggi stesso – ha annunciato il sindaco in una nota – scriverò al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per chiedere che intervenga presso i Ministri del suo Governo affinché tengano un atteggiamento istituzionale e politico più consono alla loro carica e più rispettoso del ruolo di Roma Capitale e della dignità dei romani”.

Per Renata Polverini quella di Umberto Bossi sui “romani porci” è ”una battuta volgare che male si addice a un Ministro della Repubblica”. ”I cittadini di Roma e del Lazio meritano rispetto” aggiunge la Polverini che conclude: ”Mi auguro che da parte del Governo ci sia una presa di distanza da parole offensive che vanno oltre il solito folklore”.

Bossi, oltre al rancore nei confronti di Roma, mostra un’informazione parziale sulla questione del Gran Premio. Nelle intenzioni degli organizzatori della gara nella Capitale, infatti, non c’è quella di sostituirsi a Monza. Un problema, però, esiste ed è quello dei soldi. Organizzare una gara di F1 costa e servono tanti sponsor. Il rischio concreto è quello che non si raccolgano investimenti sufficienti per permettere la disputa di entrambe le gare. In passato, in Italia si correva sia ad Imola che a Monza ma la disponibilità degli sponsor ad investire, come ha spiegato alcuni giorni fa alla Stampa il direttore dell’Autodromo di Monza Enrico Ferrari era decisamente superiore a quella di oggi.