Bertolaso smentisce e annuncia querele: “Case all’estero? Mai avuto disponibilità”. Berlusconi: “Nessuna cricca”

Pubblicato il 9 Giugno 2010 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA

Guido Bertolaso

Guido Bertolaso smentisce la disponibilità di una casa all’estero e annuncia querele a raffica: “Non ho mai avuto né la proprietà nè la disponibilità di alcun immobile all’estero, né tantomeno sulla Costa Azzurra o a Montecarlo”. Il capo della Protezione civile ha negato le indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera secondo cui l’imprenditore Diego Anemone gli avrebbe messo a disposizione un alloggio oltreconfine.

Le notizie pubblicate sono, secondo Bertolaso, una “nuova puntata della macelleria mediatica che mi vede coinvolto in vicende che sono destituite di qualsiasi fondamento”. E aggiunge: “le mie proprietà immobiliari sono facilmente deducibili dalla consultazione della denuncia dei redditi, già resa pubblica e ampiamente raccontata da tutti gli organi di stampa”.

Bertolaso annuncia querele per questi “articoli ingiuriosi” fino “a superare qualsiasi record in materia”. “Ho già chiarito le vicende che mi sono state contestate dalla magistratura e ho offerto la mia piena disponibilità a fornire tutti gli ulteriori elementi utili a fare piena luce, ma non intendo assolutamente essere oggetto di questo stillicidio di notizie, che provengono da fonti diverse, pubblicate dai giornali con un tempismo sospetto”.

Non intendo essere quotidianamente processato e condannato dalla stampa sulla base di notizie assolutamente false, diffuse al solo scopo di diffamare. Ho già provveduto a presentare 20 iniziative giudiziarie per diffamazione contro altrettanti articoli ingiuriosi e continuerò fintanto che proseguirà questa vergognosa campagna mediatica contro la mia persona, finalizzata a distruggere una realtà che ha avuto l’apprezzamento, per la sua azione, da tutto il mondo”.

Basta con i processi e le condanne sui giornali e basta con le notizie “destituite di ogni fondamento” e che però escono lo stesso con un “tempismo sospetto”. Bertolaso si rivolge alla magistratura, “quella realmente competente”, per “avere giustizia”.

“Ho già chiarito – afferma- le vicende che mi sono state contestate dalla magistratura ed ho offerto la mia piena disponibilità a fornire tutti gli ulteriori elementi utili a fare piena luce.” Ma, prosegue, “non intendo assolutamente essere oggetto di questo stillicidio di notizie, che provengono da fonti diverse, pubblicate dai giornali con un tempismo sospetto e, soprattutto, destituite di qualsiasi fondamento”.

Per questo, dice ancora, “è mio intendimento assumere ogni iniziativa giudiziaria al fine di ottenere giustizia dalla magistratura realmente competente e non essere quotidianamente processato e condannato dalla stampa sulla base di notizie assolutamente false, diffuse al solo scopo di diffamare”. L’obiettivo è anche quello di tutelare l’intera Protezione Civile, sostiene Bertolaso. “Ho provveduto a presentare 20 iniziative giudiziarie per diffamazione contro altrettanti articoli ingiuriosi – conclude – e sono pronto a continuare, fino a superare qualsiasi record in materia, fintanto che proseguirà questa vergognosa campagna mediatica contro la mia persona, finalizzata a distruggere una realtà che ha avuto l’apprezzamento, per la sua azione, da tutto il mondo”.

Alcuni “piromani” che “sappiamo che ci sono ma non sappiamo chi sono” stanno “massacrando la mia famiglia”. Bertolaso sottolinea che le accuse nei suoi confronti sono “incendi palesemente dolosi, alimentati dal vento delle calunnie e delle menzogne”.

“Nessuno potrà proteggere me e la mia famiglia da incendi dolosi – dice durante la presentazione della campagna estiva antincendi – siamo all’ennesima puntata di questa macelleria mediatica e mi domando quando finirà e se ci sarà qualcuno che intenda adottare provvedimenti per farla finita visto che si tratta sempre di notizie che non sono assolutamente corrispondenti alla realtà”.

Notizie che, secondo Bertolaso, sono alimentate da “piromani”: “Non sappiamo chi sono ma sappiamo che ci sono – prosegue – nei prossimi giorni leggeremo che spacciamo droga, che ci piace molestare i bambini e che sprechiamo i soldi dell’Abruzzo in qualche casinò di Las Vegas”. Ma, conclude il capo della Protezione Civile, noi sappiamo che tutto ciò è falso e andremo avanti sapendo di poter contare sull’appoggio dei cittadini e sul governo che guida questo Paese”.

BERLUSCONI DIFENDE BERTOLASO Il presidente del Consiglio è tornato a difendere il capo della Protezione Civile: “Non c’è stata alcuna cricca, nulla di non positivo – ha detto il premier all’assemblea di Confartigianato -. Non c’è stata una sola azione di protesta degli imprenditori che hanno partecipato alle gare di appalto in Abruzzo e le hanno perse. Dispiace che si getti fango contro la Protezione civile. Io non ho partecipato ad appalti né raccomandato alcuna azienda”.