Inchiesta G8, Lunardi si difende: “Con Balducci avevo rapporti regolari”

Pubblicato il 1 Maggio 2010 - 12:35 OLTRE 6 MESI FA
Pietro Lunardi

L'ex ministro Pietro Lunardi

Pietro Lunardi si difende dalle voci che lo accusano di essere implicato nell’inchiesta sui Grandi Eventi: «Adesso cercano di tirar dentro le persone che non c’entrano. Sono le cose che succedono in Italia».

Lunardi ammette i contatti con gli uomini-chiavi dell’inchiesta, Angelo Balducci (all’epoca provveditore alle opere pubbliche di Roma e poi presidente del Consiglio superiore Lavori pubblici) ed il costruttore Diego Anemone, ma l’ex ministro respinge tutte le accuse di illeciti. «I miei rapporti sono stati tutti regolari – dice – posso provarlo in qualsiasi momento. Sono pronto ad essere ascoltato dai magistrati».

Anche riguardo ad alcuni lavori che Anemone fece presso una proprietà di Lunardi in campagna, a Parma, «è tutto regolare – prosegue Lunardi – ho i documenti che lo dimostrano».

Così come per l’acquisti di un immobile a Roma di proprietà di Propaganda Fide. «Ho tutte le carte in regola», ribadisce Lunardi che nega di conoscere il cittadino tunisino tuttofare di Balducci, Laid Ben Fathi Hidri, ed è pronto a querelare i giornali che avrebbero fatto illazioni.