Inchiesta G8: il governatore Gianni Chiodi presto ascoltato in procura

Pubblicato il 16 Settembre 2010 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA

Gianni Chiodi insieme a Gianni Letta

Il presidente della Giunta regionale e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, sarà ascoltato nei prossimi giorni ”come persona informata sui fatti e testimone per chiarire la posizione di altre persone coinvolte” dalla procura distrettuale antimafia dell’Aquila nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il G8 dell’Aquila e della ricostruzione. Lo conferma il procuratore della Repubblica dell’Aquila e distrettuale antimafia, Alfredo Rossini.

”Il presidente della regione Abruzzo Chiodi ha avuto sempre dei rapporti molto chiari con quest’ufficio fin dall’inizio con i processi sui crolli, dimostrando sempre disponibilità – ha spiegato Rossini – In questa fase dovrà probabilmente riferire alcune cose che chiariscano la posizione nell’ambito degli appalti ma non perché è indagato”. Rossini spiega che si tratta di chiarimenti nell’ambito ”di appalti in senso lato, quindi G8 e il resto, e questo solo perchè come testimone e persona informata dei fatti ci può dare dei dati in relazione alla posizione di altre persone che sono all’attenzione di questo ufficio”.

La procura indaga sull’ipotesi di reato di corruzione: tra gli indagati uno dei coordinatore del Pdl, Denis Verdini, l’imprenditore Ettore Barattelli, presidente del consorzio Federico II, nel quale oltre allo stesso Barattelli ed imprenditori aquilani, figura il presidente dimissionario dell’impresa Btp, Riccardo Fusi.

Secondo l’accusa gli imprenditori avrebbero utilizzato amicizie politiche per aggiudicarsi appalti nella ricostruzione. L’inchiesta e’ una costola di quella avviata dalla procura di Firenze, poi passata a Perugia, sui grandi eventi e il G8 della Maddalena che ha portato in carcere il presidente del consiglio superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci, l’imprenditore Diego Anemone, e al coinvolgimento del capo della protezione civile nazionale, Guido Bertolaso.

Dalle intercettazioni emerge tra le altre cose che il presidente Chiodi parla con Fusi dal telefonino di Verdini che era stato contattato dall’imprenditore. Nella telefonata c’e’ una promessa di incontro, ma Chiodi ha piu’ volte dichiarato di non aver mai incontrato Fusi. A proposito dell’accostamento con Fusi e Verdini, Chiodi stamani ha dichiarato: ”E’ doveroso che la magistratura faccia i suoi passi, ma con loro non ho mai avuto nulla a che fare”.